appunti sul NOIR
Ami
il cinema? In Di genere sì
(corso
di aggiornamento) febbraio-marzo
1999
Genere o stile? Nel 1946 il critico francese Nino
Frank usò per la prima volta il termine noir per indicare alcuni
film americani importati in Francia (noir era la copertina
dei "gialli" francesi).
L'ambiguità, cioè
l'adozione di forme dotate di una pluralità i significati, presiede
quindi alla costruzione degli universi narrativi del noir e ne caratterizza
la modernità. Ambiguità dei personaggi: impotenti,
distaccati; ambiguità figurativa data dall'accentuazione
violenta ed eccessiva dei contrasti di luce e ambiguità nel rapporto
che si stabilisce tra la soluzione dell'enigma instaurato dal racconto
e una verità più ampia e profonda che il clima figurativo
del film ha contribuito a rievocare e rispetto alla quale il detective
non ha strumenti di sorta. Ecco perché a livello didattico i film che appartengono a questo filone si prestano molto bene ad un analisi volta ad individuare in un testo filmico un significato che può essere diverso da quello "letterale" dell'enunciato narrativo, un significato in più, che ci viene fornito non dalla "storia" ma dal "discorso", cioè da quell'insieme di scelte stilistiche, attraverso le quali un autore manipola le apparenze e trasgredisce l'ordine apparente della visione ordinaria, per comunicarci la sua visione del mondo. La storia
Secondo l'opinione della maggior
parte degli studiosi l'età d'oro del film noir inizia con Il
mistero del falco (The Maltese Falcon) di John Huston del
1941 e comprende la maggior parte dei film hollywoodiani realizzati negli
anni Quaranta e nella prima metà degli anni Cinquanta. nei film di gangster della
Warner degli anni Trenta Rapporti con la letteratura Con i Pulp magazines nasce un genere narrativo che trasporta in ambiente urbano e metropolitano l'eroe di frontiera del western. Nel 1920 esce una rivista storica: Black Mask, a cui collabora Dashiell Hammett (ex detective alla Pinkerton). Il suo linguaggio crudo, distaccato, essenziale dà origine al ciclo hard-boiled e definisce le coordinate del genere a livello di intreccio, di dialoghi, di tematiche e di personaggi. Successivamente collaboreranno alla rivista altri autori importanti come Chandler e Cain. L'attenzione al linguaggio, all'azione, al personaggio, alla corruzione sociale, all'atmosfera soppianta il predominio del puro intreccio ad enigma di autori come A. Christie, Van Dine, Gardner, Stout (romanzi che partono da un evento traumatico, che alla fine della storia trova una risoluzione). Negli anni Quaranta questo tipo di romanzo acquisterà toni più interiori con autori come Chandler , Woolrich e Goodis. Visto l'enorme successo di pubblico di questi romanzi la Warner decide di riprenderne i temi e adattarli per lo schermo. Vari fattori storico-politici contribuirono all'affermazione del genere:
trattandosi del periodo bellico
e post-bellico, Hollywood attraversava un periodo di crisi, da cui
la necessità di ridurre i bilanci e produrre film a basso costo;
Gli sviluppi del genere Possiamo fare una distinzione tra il periodo classico (1941-55), in cui il genere si afferma e sviluppa tutte le sue potenzialità espressive e la sua rivisitazione in chiave moderna e post-moderna dagli anni Sessanta in poi, seguita ad un periodo di quasi totale assenza. Seguendo la periodizzazione elaborata da Schrader è possibile suddividere il periodo classico del noir in tre ampie fasi: La prima fase (1941-46) coincide con il periodo bellico: è la fase dell'investigatore privato, del lupo solitario di Chandler, Hammett, di Bogart e Bacall, di A. Ladd e V. Lake, caratterizzata da ambientazioni fatte in studio e dal predominio della parola sull'azione.
Film: Il mistero del falco, Gaslight (Angoscia), La donna del ritratto, Laura, Il grande sonno, Il postino suona sempre due volte.
La fiamma del peccato
La seconda fase (1945-49) coincide con il periodo del dopoguerra. E' caratterizzata da un maggiore realismo, vengono rappresentate la delinquenza nelle strade, la corruzione politica e della polizia.
Film: The killers (I gangsters), A sangue freddo, Forza bruta, La città nuda. La terza fase (1949-55): è un periodo caratterizzato dalla rappresentazione della psicosi, degli istinti omicidi, l'eroe è arrivato al capolinea.
Film: Lo specchio scuro, La sanguinaria (Gun Crazy), Viale del tramonto (Sunset Boulevard), Un bacio e una pistola (Kiss Me Deadly). L'enorme produzione di film appartenenti a questo genere prodotti nel periodo, cosiddetto classico del cinema americano, contribuisce a definire, pur se all'interno di una grande varietà di forme, gli elementi caratterizzanti del genere:
Anni '50: Nel periodo del McCarthysmo emerge l'esigenza di dare attraverso il cinema un'immagine più rassicurante della società americana. E' inoltre il periodo dell'avvento del colore e del Cinemascope. Nella seconda metà del decennio si assiste pertanto ad un'eclisse del genere che sta attraversando un momento di transizione, con qualche eccezione come quella costituita da Mano pericolosa di Fuller. Anni '60:
I critici americani riscoprono la letteratura hard-boiled, pubblicando
vari saggi su Chandler. Riappaiono film incentrati sulla figura del detective:
interprete privilegiato della società contemporanea (pre-sessantotto)
da un lato, dall'altro figura che rimanda alla Hollywood classica e la
confronta con un cinema in via di trasformazione. Anni '70: all'inizio del decennio (1971) escono due film: Dirty Harry (Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo) di Siegel e Il braccio violento della legge di Friedkin.
Uno rilancia la mitologia del giustiziere che porta nella metropoli il western, esalta l'eroe individualista che vive in maniera conflittuale il rapporto con la comunità; l'altro ridefinisce l'immaginario urbano rifacendosi a film come La città nuda e catalogando i cliché di un nuovo realismo. Altri film del decennio rappresentano il detective come modello mitico di comportamento, che si muove dentro un mondo di cui non accetta le regole, l'idealista che si corazza di cinismo, assorbendo nel proprio corpo segnato il distacco morale nei confronti di una società che non sente sua.
Film: Il lungo addio, Chinatown, L'occhio privato, Marlowe il poliziotto privato. Anni '80-'90: segnano un grande revival del genere. Il poliziesco si diffonde come struttura narrativa passpartout, in grado di fornire un racconto forte e popolare. Diventa il genere più pervasivo del periodo, assieme alla commedia e all'horror. In letteratura vengono stampati i romanzi di J. Ellroy e T. Harris e ristampati quelli di J. Thompson.
Film: 48 ore, Arma letale, Hardcore, Distretto 13: le brigate della morte, Brivido caldo, Corda tesa, Blood simple, Black rain, Blue steel, Affari sporchi, I soliti sospetti, Fargo, The Killer, Pulp fiction. Nella rivisitazione del noir in chiave postmoderna, che caratterizza tutta la produzione dagli anni '70 in poi, emergono varie tendenze: navigare
nel genere per risalire al piacere del cinema e ricostruirlo nella
genealogia della sua formazione (Godard, Scorsese,
Cassavetes, Polansky, Truffaut, Fassbinder, De
Palma) |
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Bibliografia
A.Costa
Saper vedere il cinema,
1985 Bompiani |
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Il narratore - Il tempo - La focalizzazione Nei film noir troviamo un
uso frequente del flash-back e della narrazione in prima persona.
Si tratta di un meccanismo narrativo che ha una grande diffusione nel cinema
degli anni '40-50 e con il quale il cinema sembra voler rivendicare la
capacità di raccontare come la letteratura: la voce non serve più
soltanto per mettere in scena dei dialoghi (egli dice), ma arriva a dire
"io" (superamento dell'idea che al cinema spetterebbe solo l'oggettualità
dei fatti). |
Il film viene considerato dai critici,
Sadoul in testa,
il capostipite del genere noir. |
Cristina Menegolli