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Interessa a qualcuno il cinema in versione
originale sottotitolata? Il pensare che all'estero questa è una
pratica cinematografica consolidata (il doppiaggio è un
"vizio" tutto italiano) ci conforta nel portare
avanti il progetto VOS, difficile da gestire (è sempre più
ridotta l'offerta VOS e la predominanza anglofona è
schiacciante), sconfortante spesso nella risposta del
pubblico (ma dove sono i giovani universitari e gli
studenti delle pluridecorate scuole di lingue cittadine?).
Come se non bastasse poi alcuni appuntamenti si riducono
talvolta, per inadempienza distributiva, a proiezioni in
lingua straniera pura e semplice, senza l'ausilio dei
sospirati sottotitoli. Ciò limita l'apprezzamento ai
linguisti esperti piuttosto che a quei cinefili che
desiderano gustare la qualità originale (in sonorità e
verve interpretativa) delle pellicole proposte: non
dipende dalla nostra volontà. Di questo e di improvvise
variazioni di programma (controllate sempre sui
quotidiani, sulle pagine internet, in segreteria
telefonica), vi chiediamo scusa in anticipo. Per il resto,
nonostante le difficoltà, siamo riusciti a racimolare 9
prodotti di tutto rispetto, a partire da quel Jesus' Son (in prima visione!) che dopo
aver avuto qualche chance di conquistare il Leone d'oro l'anno
scorso a Venezia non ha mai trovato lo spazio che
meritava nel circuito distributivo italiano. Sempre dalla
Mostra del Cinema 1999 e sempre con assurdo ritardo ecco
il paradossale Holy Smoke di Jane Campion, mentre la compagine di
Venezia 2000 comprende il rigenerante (in emozione
cinematografica) Space Cowboys, i nuovi lavori di Altman (Dr T and the
Women) e Chabrol
(Merci
pour le chocolat),
The
Man Who Cried di
Sally Potter e il vincitore del Premio Speciale della
Giuria e delal Coppa Volpi maschile all'ultimo Festival
di Venezia (Before Night Falls). In aggiunta un filmone come The Patriot e il recupero di Todo sobre mi
madre, che per
ben due volte, nella stagione scorsa, ha dato buca al
nostro programma: speriamo che sia questa l'occasione
buona!
e.l. presentazione
programma LUX ottobre-dicembre 2000
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Va detto subito. La stagione d'essai, se il
festival di Venezia fa testo, non promette titoli
eclatanti. Le buone notizie vengono dal cinema italiano,
che sembra dare significativi segnali (I cento passi, La lingua del Santo, Placido Rizzotto). Occupiamoci allora di quei
film della scorsa stagione che hanno avuto apprezzamenti
generali, ma che, per varie disavventure di mercato, non
hanno trovato adeguata occasione di presenza in sala.
Siamo dalle parti, ovviamente, del cinema invisibile,
ma la consueta rassegna del the Last Tycoon è suffragata stavolta dalla
seconda edizione di Cantiere Italia che, a livello nazionale,
attraverso i circoli del cinema, sponsorizza la
circuitazione di pellicole di mediocre risultato al
botteghino (ah, gli incassi!), ma di lodevole livello
qualitativo.
Un pacchetto che abbraccia anche le produzioni minori del
cinema d'essai europeo ed extraeuropeo, un'iniziativa da
non buttare in un incongruo calderone, ma da centellinare
in accurate scelte propositive: troverete allora in
cartellone solo 9 titoli (altri bei film del cantiere
come Prima
la musica, poi le parole, Mirka, Garage Olimpo, Diciassette anni e altri sono già passati "in
anticipo" al Torresino) e per quelli italiani abbiamo
cercato di creare un'adeguata cornice invitando,
dove possibile, i rispettivi autori e trasformando questa sezione di
Cantiere Italia in un mini-evento, un'occasione
da non perdere per confrontarsi dialetticamente con il
nuovo corso del nostro giovane cinema.
Dal meridionalismo di Piva e Winspeare (Lacapagira, Sangue vivo) alla rievocazione storica dei
gemelli Frazzi (Il cielo cade), dalla passionalità sentimentale di
Campiotti (Il tempo dell'amore) al "giallo dell'anima"
di Calogero (Metronotte), le sorprese in positivo non mancheranno
e anche per quanto riguarda le pellicole straniere (La lettera, Moloch, La vita è un fischio, Viaggio verso il sole) l'originalità e la valenza
cinematografica sono garantite. Forse alcuni titoli non
li avete neppure sentiti nominare, non per niente, come
si diceva, anche questa serie rientra di diritto nel
nostro abituale cinema invisibile. Fidatevi e
non mancate! e.l. presentazione
programma TORRESINO ottobre-dicembre 2000
Per
suggellare in bellezza questa nuova rassegna, prima di
tuffarci tra le scoperte del cinema invisibile, abbiamo
pensato di rendere omaggio alla vostra verve cinefila
offrendovi, in una serata gratuita, quello che forse è
stato il film più toccante e "compiuto" della
scorsa stagione, Una storia vera di David Lynch. Ancora una volta buona
visione !!!
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