Sembra
che tutte le rassegne cinematografiche cittadine si accentrino sul
giovedì… Possiamo accampare un diritto di priorità e di coerenza?
Certo questa nuova serie prima dell’estate propone una sola prima
visione e, a programma già stilato, altre sale hanno all’improvviso
riscoperto un titolo bello e maledetto come
Le tre sepolture.
Ben venga che l’invisibilità risulti contraddetta, l’importante è che il
buon cinema catturi nuova attenzione (e, si spera, più spettatori) e che
le suggestioni di atmosfere e “confini” di precaria esistenza e legalità
rimbalzino, grazie al fascino del grande schermo, tra un film appena
uscito, come quello di Tommy Lee-Jones (premiato l’anno scorso a
Cannes), e un titolo invisibile “storico” come
Stella solitaria (1996),
incisivo e intrigante grazie alla memorabile regia di John Sayles.
L'etichetta di
cinema invisibile
spetta senza ombra di dubbio a
Persona non grata, una delle opere più apprezzate al festival di Venezia (era ora
che Zanussi tornasse in sé!), e al bistrattato
La cura del Gorilla,
giocato a livello promozionale tutto sull’aplomb di Claudio Bisio (in
effetti molto bravo), ma interessante soprattutto per l’ulteriore
contributo al noir italiano (dopo
Quo Vadis Baby e a fianco di
Arrivederci amore ciao)
che un giovane regista, al suo esordio, ha saputo fornire. Proprio
la
presenza in sala di Carlo Sigon da valore
aggiunto alla serata dell’11 maggio.
Il tributo d’autore prosegue con la
minipersonale di Jacques Audiard.
Avevamo già dato spazio al momento della sua uscita italiana alla
sferzante originalità di
Sulle mie labbra (2002). Ora con
Tutti i battiti del mio cuore, premiato a Berlino, Audiard ribadisce la sua
verve di sceneggiatore e regista di cupa cinefilia realizzando “un noir
contemporaneo, appassionante e selvaggio, come in Europa se ne vedono di
rado”.
Si chiude con un trittico “di tendenza”.
I segreti di Brokeback Mountain
ha ormai sdoganato il
cinema a tematica omosessuale, ma il dialogo
sociale resta ostico, permane l’imbarazzo morale da una parte, la
consistenza culturale di un genere e di un pubblico dall’altra. Così a
ridosso delle XI edizione delle Giornate di cinema e cultura omosessuale
(CUC-Cinema1 all’Astra) ecco un minispazio di rispolvero cinematografico
e riflessione civile: dall’antesignano
Amici, complici, amanti (non
siamo riusciti a recuperare
L’altra faccia dell’amore di Ken Russell,
resta almeno l’omaggio nel titolo di questa mini-rassegna…) al recente
Transamerica,
passando per
Una casa alla fine del mondo
che aveva acceso l’attenzione per alcune scene troppo esplicite, ma che
una volta ”corretto” dalla censura distributiva non è riuscito a trovare
nessuna programmazione nelle sale cittadine.
Il
prossimo appuntamento è per la nuova edizione di
cinélite
La rassegna all’aperto avrà inizio
il
23 giugno.
È prevista una
serata speciale in concomitanza con la
Notte bianca 2006.
sabato 1 luglio ore 23.00
-
Jackie
Brown
di Quentin Tarantino |
|