Le tre sepolture
(The Three Burials of
Melquiades Estrada) |
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miglior sceneggiatura (GUILLERMO ARRIAGA) miglior interprete maschile (TOMMY LEE JONES) |
da Il Corriere della Sera (Maurizio Porro) |
Una
delle sorprese più straordinarie dell'anno, il western messicano di Tommy
Lee Jones - Man in
black
che rievoca le ossessioni del grande Peckinpah e
la durezza dei Due volti della vendetta di Brando. Una storia di confine
tra Usa e Messico, ma di confini anche morali invalicabili secondo l'etica
della frontiera, scritta dal Guillermo Arriaga
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da La Repubblica (Roberto Nepoti) |
Texas. Melquiades Estrada, lavoratore clandestino, è assassinato. La sua morte non sembra turbare nessuno; salvo il ranchero Pete Perkins, che inizia una ricerca ossessiva del colpevole. Persuaso che questi sia una guardia di frontiera stressata e brutale, l'uomo la rapisce, la costringe a dissotterrare il cadavere e a seguirlo a cavallo oltre la frontiera, in quel Messico dove aveva promesso all'amico di seppellirlo in caso di disgrazia. Per la verità, le sepolture cui fa riferimento il titolo sono due: però sono tre i punti di vista attraverso i quali la sceneggiatura di Guillermo Arriaga (premiata a Cannes) osserva la storia, dipanandola per andirivieni temporali con ritorni plurimi sugli stessi eventi. Ma l'essenziale del primo lungometraggio del veterano attore Tommy Lee Jones (anche lui premio sulla Croisette per l'interpretazione) è piuttosto una questione di "clima". Ci riferiamo, certo, al modo in cui la regia fa fruttare le risorse drammatiche dei paesaggi semidesertici che, fotografati da par suo da Chris Menges, giocano un ruolo fondamentale nella drammaturgia. Più ancora, tuttavia, ci riferiamo a una certa aura che circola per il film, evocando i classici di John Huston o la malinconia crepuscolare di Sam Peckinpah. O ancora, per capirsi meglio, il modo di fare cinema di Clint Eastwood (cui Tommy Lee rende dichiaratamente omaggio). |
da Film Tv (Mauro Gervasini) |
Per
realizzare il film, Tommy Lee Jones e lo scrittore Guillermo Arriaga si
sono fatti finanziare da Luc Besson. A Hollywood
Le
tre sepolture
non interessava. Troppo poco glamour, troppo polemico e paradossalmente
troppo western [...] |
i giovedì del
cinema
invisibile
TORRESINO
aprile-giugno 2006
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