VENEZIA '94
Atmosfere balcaniche,
fantasie neozelandesi e poco altro...
Mai come quest'anno si può essere sbrigativi nel dare il quadro riassuntivo
della mostra. I pochi film meritevoli sono quasi tutti tra i premiati,
anche se è immotivato l'inserimento della commediola erotico-infantile
di Bigas Luna (già sopravvalutato lo scorso anno) e il lugubre Little
Odessa avrebbe benissimo potuto passare sotto silenzio. E'
stata invece una vera, consolante sorpresa padovana il Leone d'argento a Mazzacurati in accoppiata con
la Coppa Volpi a Bobo Citran ed hanno fatto
piacere i riconoscimenti ad altre opere apprezzabili quali il cinese
Giorni assolati e La vita e le straordianarie avventure di Ivan Chonkin,
diretto da Jiri Menzel. Nel complesso comunque una giuria deludente
ha premiato tutto il premiabile (e anche di più) visto che, oltre ai
titoli citati, resta ben poco. Questo per quanto riguarda il concorso
(i film di Troisi - Il postino - e Olmi - Genesi
- fanno caso a sé), ma la situazione non migliora osservando il Panorama
italiano in cui sono da consigliare solo l'umanità di
La bella vita (giusto Ciak d'oro del pubblico) e il bizzarro La
vera vita di Antonio H. firmato da un altro padovano, Enzo
Monteleone. Qualche sorpresa dalla finestra delle immagini e alcune
conferme dagli eventi speciali (soprattutto Du
fond du coeur "Germanie et Benjamin" di Jacques
Doillon), ma ce n'è abbastanza per una così roboante Mostra del Cinema?
Certo ci sono i grandi film hollywoodiani che hanno rivitalizzato le
Notti veneziane (mirabile
Forrest Gump, divertentissimo
True Lies), ma perché allora
relegarli nel ghetto di una sezione "fuori orario" senza capire
che il cinema si esprime anche in spettacoli di gran classe? Così invece
Venezia resta sempre un compromesso culturale e, anche se la stampa
e la televisione italiane "montano" come ogni anno l'evento,
se apriste qualche pagina dei quotidiani stranieri vedreste ben ridimensionata
la grandeur di Rondi e Pontecorvo. Proprio quest'ultimo ha elettrizzato
ogni sua dichiarazione con l'enfasi di avanguardistici termini massmediali:
interattività, fax aperto sul mondo, immagini sintetiche. Ma per ora
il suo Festival è ancora un festival all'antica, con troppe proiezioni
che s'intersecano e troppi film che deludono. Tornando ai titoli, a
parte Lamerica
di Gianni Amelio, film di grande impegno ma non del tutto riuscito (ve
ne abbiamo già riferito la settimana scorsa) e l'evento-shock del violentissimo
Natural Born Killers,
su cui torneremo in sede critica quando uscirà nelle sale, sono state
due le vere sorprese della Mostra, ![]() Nel loro fantasticare la finzione del racconto si confonde con la realtà del vivere, arrivando ad isolarsi dalla concretezza del quotidiano e a concepire un omicidio con la leggerezza con cui progettano una scampagnata tra i boschi. ![]() e.l. La Difesa del Popolo 18 settembre 94 |
LEONE D'ORO
(ex aequo): GRAN PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: Natural Born Killers di Oliver Stone LEONE D'ARGENTO: MEDAGLIA D'ORO
DELLA PRESIDENZA DEL SENATO: Coppa Volpi per il miglior ATTORE protagonista: Xiau Yu (Giorni assolati) Coppa Volpi per il miglior attore non protagonista: Roberto Citran (Il toro) Coppa Volpi per la miglior ATTRICE: Maria De Medeiros (Tres irmaos) Coppa Volpi per la miglior attrice non protagonista: Vanessa Redgrave (Little Odessa) Osella d'Oro per la fotografia: Wong Kar-way e C.hristopher Doyle (Le ceneri del tempo) Osella d'Oro per la sceneggiatura: Juan Josè Bigas Luna e Cuca Canals (La tete y la luna) Osella d'Oro per la regia: Gianni Amelio (Lamerica) ------------ Premio OCIC:
Lamerica
di Gianni Amelio CIAK D'ORO per il Panorama Italiano: La bella vita di Paolo Virzì |