Il
calo nazionale di spettatori (circa il 2%), l’asse Multi-Porto
Astra a monopolizzare il circuito cittadino, la nuova alleanza
“ecumenica” tra Lux e Mpx a dire la sua sull’uscita delle
prime visioni e noi qui, col nostro rigoroso cineclub, a dar corpo ad
un’altra nuova stagione. Ha senso? Forse ha ancora più senso di prima
perché, alla vigilia della nuova edizione di
Videopolis (23-27 novembre),
il
Torresino resta punto di riferimento per un prodotto filmico
non omologato, ultima spiaggia per un vero cinema d’essai a cui dare
voce e spazio.
In fondo l’estate di Cinema 1 ai Giardini della Rotonda non ha
che riproposto, in cicli articolati, tutti in nostri film domenicali
della stagione scorsa, mentre la nostra riapertura “veneziana” a metà
settembre (Te
lo leggo negli occhi)
ha coinciso con il primo incontro in città con un regista-autore a
presenziare al suo film (Valia Santella). Il nostro punto fermo resta
comunque l’appuntamento del giovedì con le serate del cinema invisibile.
Titoli sempre personali nello stile e stimolanti nella riflessione,
davvero “imperdibili”, eppure inediti, emarginati, spesso “sconosciuti”.
Incredibilmente, nonostante il proliferare delle sale di cui sopra, è
ancora infatti numeroso il manipolo di queste pellicole di qualità
“fuori circuito”. Così una trance di invisibilità è rintracciabile anche
nei lunedì del Lux (Intermission,
Storia di
Marie e Julien,
Amami se hai
il coraggio,
Le forze del
destino,
Kamchatka,
Certi
bambini)
e la serata di
Doppio
spettacolo-Stessa emozione
non è solo uno vezzo cinefilo, ma un “necessario” debordare all’interno
del ristretto spazio infrasettimanale della rassegna. |
Anche
perché ben quatto serate (le prime) sono dedicate, con
Perché il cinema d'essai è partito per l'oriente?,
a scrutare l’invisibilità di una corrente cinematografica, dilatata nel
tempo su più titoli, ma concentrata in delicate modalità di
rappresentazione, in profondità di tematiche spirituali, in visioni
abbacinanti per purezza di immagini e fascinazioni paesaggistiche.
Il titolo del ciclo si rifà ad un vecchio film del 1989,
Perché Bodhi
Dharma è partito per l'Oriente?, irreperibile ormai in pellicola (la
serata gratuita del 7 ottobre è in video), ma poi si torna a prodotti
recenti come
Samsara (2001),
Maghi e viaggiatori (2003 –
in cartellone alla 60a Festival di Venezia e solo sei giorni di
programmazione in città!),
Primavera, estate, autunno, inverno... e
ancora primavera (2004), forse stravisto ma immancabile per chiudere
il tutto… |
Tre
appuntamenti davvero da non perdere quelli di ottobre:
Uzak
(Gran premio della Giuria e premio Miglior attore a Cannes 2003),
“sfuggito” tra gli ultimi sprazzi d’essai a fine stagione,
La
grande seduzione
e
La mia
vita senza me,
relegati in fugaci prime visioni estive. Poi, dopo la parentesi di
Videopolis
(ci sarà l’occasione di riapprezzare alcuni
film “urbani” caratterizzati dalla peculiarità del
contributo sonoro), |
un
dittico del tutto inedito,
Violini cinesi.
Due prime visioni,
Together
With You
di Chen
Kaige (2002), mai arrivato sugli schermi padovani, e
Balzac
e la piccola sarta cinese,
vero cult-movie di questo stagione: grande accoglienza a Cannes (Un
certain regard) e, guarda caso, neppure contemplato nei listini
della distribuzione locale! |
A
chiudere, la serata di
Doppio spettacolo-Stessa emozione
dedicata a Friedrich Wilhelm Murnau. In occasione della riedizione di
Aurora (1927) abbiamo recuperato (in videoproiezione) un altro dei
suoi capolavori,
Faust, dell’anno precedente. Due opere
dell’epoca d’oro del muto riunite in una stessa serata per festeggiare,
a dicembre, i sette anni del circolo. Buona visione a tutti i soci. |
ezio leoni
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presentazione programma TORRESINO
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ottobre/dicembre 2004
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