Maghi e viaggiatori
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da Film Tv (Bruno Fornara) |
Il regista Khyentse Norbu, lama buddista, nato in una remota regione del Bhutan orientale nell’Anno del Bue del Metallo, cioè nel 1961, è il fortunato autore di La coppa, simpatico film girato con pochi mezzi e distribuito un po’ dappertutto. Adesso, di mezzi, ne ha di più, il film è girato con cura, è pensato per il mercato internazionale e strizza l’occhio allo spettatore occidentale. II punto è vedere se c’è ancora, sotto la patina della confezione, il sapore della sincerità. C’è (insieme a qualche concessione, tutto sommato comprensibile). Dice Norbu che per prendere le decisioni più importanti durante le riprese si è affidato al mo’s, antico sistema di divinazione buddista. Questo mo’s sembrerebbe funzionare. Un funzionario governativo lavora (si fa per dire) in un villaggio su per le montagne e aspetta di partire per l’America. Quando si mette in viaggio, si capisce subito che gli sarà difficile arrivare anche soltanto alla cittadina più vicina: perde la corriera, incontra altra gente, va avanti a piedi insieme a un vecchietto con una cesta di mele da portare alla fiera, un monaco musicista e narratore di vecchie storie e soprattutto la bella Sonam. È sicuro il nostro funzionario che ci sia al mondo un posto migliore del suo Bhutan? |
perché il
cinema d'essai è partito per l'Oriente?
i giovedì del
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TORRESINO
ottobre-dicembre 2004