Zingarina
non è una vera gitana quanto piuttosto una ribelle. Arriva in Transilvania
alla ricerca di un musicista che l'ha amata e messa incinta. Lo trova per
scoprire di essere stata definitivamente abbandonata ma si innamora dei
luoghi e di Tchangalo, un tenebroso mercante.
Gatlif torna in Romania (ricordate
Gadjo Dilo?), una terra che lo attrae
per la vena di mistero e di follia che la percorre. Ancora una volta è la
musica a fare da motore del suo cinema. Una musica concitata e dolorosa,
pronta a fuggire per farsi inseguire come un po' tutti i personaggi del
suo cinema errante, alla ricerca di una stabilità da perdere il più presto
possibile una volta trovata. Il rischio della ripetività è presente ma ciò
che ogni volta lascia sorpresi è la composizione di uno sguardo che si
rinnova a ogni prova. In questo caso grazie anche all'ottima prestazione
di Asia Argento grezza e sensibile al contempo e di Birol Unel la cui
fisicità ricca di sfumature avevamo già imparato ad apprezzare ne
La sposa turca. |
Asia
Argento si chiama Zingarina, e nel palmo della mano ha disegnato un occhio
nero per respingere lo sguardo di chi la guarda. Film di chiusura del 59'
festival,
Transylvania
di Tony Gatlif si svolge appunto nell'ex regno di Dracula, in Romania al
confluire della Russia e dell'Ungheria, dove abitano diverse comunità
(anche rom o tedesche). Convivono in pace, ciascuno parla la propria
lingua e può capitare che un turco parli in inglese con un galiziano. A
contrasto con un paesaggio industriale disertato e rugginoso, è una terra
di simboli, segni, magia, esorcismi.
Asia Argento è una ragazza milanese innamorata d'un musicista sparito;
viaggiando insieme con un'amica innamorata di lei, va alla ricerca
dell'amato; quando lo trova, lui la respinge. La follia amorosa le fa
proseguire il viaggio, insieme con un turco solo quanto lei.
Zingarina a
poco a poco si identifica con il Paese che attraversa. Partorisce in auto,
dolorosamente. Riposa accanto a suo figlio, infine lietamente.
Come accade spesso nei film di Gatlif (Exils,
Swing,
Vengo,
Gadjo Dilo… questo è il suo quindicesimo
lungometraggio) la musica e la danza nutrono, muovono, arricchiscono
quanto accade, accompagnando o anche suscitando le passioni. |