42° Festival di Pesaro
Maria Cristina Nascosi

La 42a edizione del Nuovo Cinema di Pesaro (diretto dal 2000 da Giovanni Spagnoletti), si è segnalata per due eventi significativi.
La rassegna dedicata al Cinema argentino del terzo millennio, realizzata in collaborazione con l’Incaa (Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales) e l’Ambasciata d’Argentina, ha presentato una ventina di opere tra lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi degli ultimi cinque anni ed è stata l’occasione ‘giusta’ per apprezzare cinematografia ricca di storia e che all’oggi, nonostante la crisi economica, sta vivendo un momento creativo straordinario. Erano presenti, oltre ad autori consolidati, anche "grandi speranze" e registi emergenti e la ricca panoramica offerta non comprendeva la sola fiction, ma anche un'ottima serie di documentari sull’attuale situazione politica e sociale. A suggello la retrospettiva completa dell’opera - Leonardo Favio - uno dei più significativi registi della generazione espressasi negli anni ’60, nonché famoso cantante, autentico punto di riferimento per i più giovani filmmakers - la mostra fotografica - Valerio Bispuri Argentina si parte... 30 istantanee sull’Argentina di oggi (a Palazzo Gradari) e un ampio volume di documentazione, edito da Marsilio editori.
Il 20° Evento Speciale, curato, more solito, da Vito Zagarrio (in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale - Cinematografia-Cineteca Nazionale) ha proposto invece un'accurata mappatura dei registi esordienti nel recente cinema italiano. Una cinematografia contemporanea, quella degli ultimi cinque anni, spesso sottovalutata, ma che, grazie ad “uno sguardo a tutto tondo”, viene a rivelarsi di una forza e di una vitalità sorprendenti. Accanto ad autori già ben noti e ‘vincenti’ (da Sorrentino a Marra, da Daniele Gaglianone a Saverio Costanzo), la retrospettiva ha voluto segnalare il lavoro - tanti registi che ancora non hanno trovato una giusta dimensione critica, ma che risultano comunque noti per essere apparsi in vari festival (Venezia, Bellaria e Torino...): Alina Marrazzi, Francesco Munzi, Salvatore Mereu, Vittorio Moroni... Una lunga lista di nomi da scoprire, uno stimolante momento di verifica sullo stato attuale della nostra produzione, vitalizzato da incontri quotidiani con gli autori, da una tavola rotonda (conclusiva) e da un volume di studio (sempre edito da Marsilio) teso ad illustrare, attraverso saggi di critici e storici del cinema, aspetti, temi e prospettive del nostro nuovo cinema.