da La Stampa (Alessandra Levantesi) |
Di
origine anconetana, il 35enne Gaglianone
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da Film TV (Emiliano Morreale) |
Natalino,
un ex partigiano, risponde a dei giovani intervistatori. Alberto, suo vecchio
compagno conosce un altro vecchio, colpito da paresi, in un ospizio. Le immagini
del presente si mescolano a quelle del passato, i volti dei vecchi convivono con
quelli di loro giovani e resistenti. Poi, la rivelazione: il vecchio paralitico
è in realtà il ferocissimo repubblichino che aveva torturato e massacrato i
compagni di Natalino. Alberto va da Natalino: lo abbiamo trovato, dice, dobbiamo
ucciderlo, anche dopo cinquant'anni. Gaglianone, uno dei migliori "cortisti"
italiani, si muove da anni nei paraggi dello resistenza (anche attraverso il
lavoro al Centro Gobetti).
I nostri anni
è fedelissimo alle sue origini: un corto circuito tra vecchi e giovani, passato
e presente, montaggio e piano-sequenza, corpi e voci, video e pellicola, fiction
e documentario. Lo stordimento dello prima parte, con la ricerca di un filo che
leghi i lacerti del presente, assume nella seconda toni a tratti epici, a tratti
buffi, e dà la complessità delle scelte e del passato che non posso, con la
sola forza delle immagini. E il finale, con l'incedere dei due partigiani, può
anche commuovere. |
cinema invisibile
cinema
TORRESINO
ottobre-dicembre
2001
PRIMA
VISIONE
incontri con il cinema
italiano:
sarà presente in
sala il regista
promo |
Presentato con successo al Festival di Cannes il film affronta, con passione e coerente revisionismo storico, il tema della lotta partigiana. E lo fa con la commossa partecipazione della memoria: due reduci che si riincontrano, l'urgenza sempre pulsante della vendetta, la riflessione esistenziale con cui il peso degli anni costringe, tra dramma e ironia, a mettersi a confronto. |