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Shall
We Dance?
Peter Chelsom – USA 2004 – 1h 46' |
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John
(Richard Gere) è un avvocato di successo, felicemente sposato, ma
intimamente inquieto. La sua vita ha una scossa quando,
all'insaputa della famiglia, decide di iscriversi ad una scuola di
ballo dove conosce Pauline (Jennifer Lopez). La danza si rivela
per lui taumaturgica, anche se la moglie (Susan Sarandon) comincia
a sospettare di essere tradita... Ha più aplomb cinematografico
il sorriso di Richard Gere o il fondoschiena di Jennifer Lopez? La
regia sa dirottare l'interesse su un'avventura sentimentale di
malinconica tenerezza, dove ogni personaggio riesce toccare il
cuore del pubblico. Ma il vero protagonista è il ballo, in ogni
passo di danza c'è qualcosa che diverte e commuove. |
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Cosa
piove dal cielo?
(Un
cuento chino)
Sebastián Borensztein - Argentina/Spagna 2011 - 1h 33' |
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Roberto, ha trascorso gli ultimi vent’anni della sua vita alienato
dal mondo, scontroso anche con i clienti che frequentano la sua
ferramenta. Il suo unico interesse è quello di collezionare
ritagli di giornale che raccontino strane storie. Quando, per uno
scherzo del destino, si trova coinvolto in quella del cinese Jun,
la cui vita è stata sconvolta di una mucca caduta dal cielo (!?),
scoprirà che l'incomunicabilità è fatta di barriere mentali non
così insormontabili... Alla travolgente ironia surreale d'apertura
segue una narrazione sempre più coinvolgente che sa giocare con i
contrasti, non solo dei caratteri. Una sorprendente commedia
argentina che parla di solidarietà e speranza senza retorica e con
godibile leggerezza. |
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Posti in
piedi in paradiso
Carlo Verdone – Itaia 2012 – 1h 59' |
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Ulisse, Fulvio e Domenico, tre padri separati, vivono storie
parallele, accomunate dalle stesse difficoltà economiche: quasi
tutto il loro stipendio viene versato in alimenti e spese di
mantenimento per ex mogli e figli. La coabitazione e una reciproca
complicità esistenziale sembrano l'unica provvisoria soluzione.
Riusciranno i tre a trovare un accettabile equilibrio e
intravvedere per il futuro uno "spiraglio di paradiso”? Umori
amari e brillanti su uno sfondo malinconico-sentimentale, ma è il
gioco della commedia che alla fine prevarica ogni riflessione
sociale. Lo stile-Verdone vuole soprattutto divertire. |
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La
grande seduzione
(La grande séduction)
Jean-François Pouliot - Canada 2003 - 1h 50' |
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Difficile per Christopher la scelta di fare il medico in una
sperduta isola nel nord del Québec. Ma gli abitanti del posto
hanno bisogno di lui: senza un medico residente non sarà possibile
per il villaggio riconvertire l'attività portuale (in crisi) in
una nuova realtà lavorativa affidata all'apertura di una piccola
fabbrica. Alla "seduzione" con cui proveranno a convincerlo
corrisponde quella con cui il film sa catturare il pubblico:
un'esperienza cinematografica nostalgica e amabile. |
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Diverso
da chi?
Umberto Carteni – Italia 2008 - 1h 42' |
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Cos'é
più complicata per Pietro? La campagna elettorale in cui è
candidato sindaco o la sua identità sessuale? Gay dichiarato
impegnato nelle battaglie per i diritti civili, egli viene
affiancato nell'arena politica dalla grintosa Adele, tanto carina
quanto rigorosa nel ribadire i valori tradizionali di famiglia e
matrimonio. Il corteggiamento “politico” per un accordo
programmatico sfocerà ben presto in un'attrazione fatale: in ballo
non c'è solo l'immagine del partito, ma anche la gelosia di Remo,
partner trascurato e confuso... Il compromesso dei sentimenti è un
azzardo (politico e morale), ma è una carta vincente per una
commedia paradossale, frizzante e “diversa” dal solito. |
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Il cuore
degli uomini
(Le coeur des hommes)
Marc Esposito - Francia 2003 – 1h 47’ |
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Alex,
Antoine, Jeff e Manu sono amici da una vita e ora, cinquantenni,
si ritrovano a confidarsi l'uno con l'altro le loro incerte
relazioni sentimentali. Matrimoni vecchi e nuovi, paternità,
fedeltà e infedeltà di ciascuno si rispecchiano in quelle degli
altri. E per ognuno c'è un buon motivo per fare i conti con la
propria esistenza e per mettersi inesorabilmente discussione.
Intuire l'importanza dell'amore li aiuterà a capire meglio le
rispettive partner e se stessi. Interpreti azzeccati, un intarsio
di racconti che amalgama riflessione e divertimento. Il tocco
vincente della commedia francese. |
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Non
pensarci
Gianni Zanasi – Italia 2007 – 1h 45' |
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Stefano (Valerio Mastandrea), musicista rock forse geniale ma non
fortunato, se ne ritorna a cercare conforto in provincia, dalla
famiglia, che aveva lasciato per fare l'artista nella capitale e
che ritrova accogliente, ma “dissestata”: la fabbrica del padre è
in bancarotta e la madre placa la propria nevrosi in “sedute di
educazione al benessere”. La sorella Michela fa la ammaestratrice
di delfini (e combatte la voce che la vuole lesbica), mentre il
fratello Alberto (Giuseppe Battiston) prova a tenere in piedi
l'azienda e il proprio precario matrimonio... Chi l'ha detto che
la commedia italiana sa essere solo “cialtrona” o eccessiva? Qui
il tocco aggraziato della regia riesce ad orchestrare un cast di
straripante simpatia. La malinconia è dietro l'angolo, ma il
sorriso fa da protagonista. |
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