Diverso da chi?
Umberto Carteni – Italia 2008 - 1h 42'

  Divertente satira omopolitica in città mitteleuropea del profondo Nord dove un gay gentile viene candidato sindaco scontrandosi con bacchettona estremista di centro. La coalizione produrrà effetti sessuali e il ragazzo farà un peccatuccio etero prima di tornare dal compagno, vittima fedele: finirà in ménage a quattro. Luca era gay e continua a esserlo in un film che pare la cosa italiana più vicina alla commedia sofisticata in cui si ironizza leggeri, stile happy hour, sul partito democratico e le sue derive centrodestra. A Umberto Carteni interessa il discorso sui Dico (tempi biblici, in Italia) e sulla tolleranza. Un deb felice grazie anche al trio d'attori in gran forma, padroni del difficile genere brillante: Argentero senza folklorismi, la Gerini di fuoco, il bravo Nigro cui spetta ruolo casalingo.

Maurizio Porro - Il Corriere della Sera

    ...Diverso da chi? dell'esordiente Umberto Carteni ipotizza una terza via di convivenza e coesistenza tra omo e eterosessuali. Insomma, se nel Paese reale il confronto serio sull'argomento ristagna limitandosi agli exploit di qualche clamoroso outing, a una canzonetta che ha ridato fiato agli italiani provinciali o a tutto ciò che fa audience, tendenza e politicamente corretto, la fiction si dimostra più audace, fantasiosa e problematicamente moderna. A riproporre un tema sempre scottante e attuale è l'insolito triangolo erotico-politico formato da Piero, il fidanzato Remo e la bella Adele. Nell'imminenza delle elezioni comunali di una indefinita città del profondo Nord (il film è stato girato a Trieste), Piero, un brillante trentacinquenne, gay, militante impegnato nelle battaglie per il diritto alla diversità e alla libertà sessuale, vince le primarie del centrosinistra diventando il candidato sindaco. Di fronte ai pregiudizi degli avversari, pronti a speculare, e allo sgomento del partito, gli viene affiancata Adele, una moderata soprannominata «la furia centrista», espressione dei valori tradizionali e contraria persino al divorzio. L'inizio della campagna elettorale è disastroso perché i due candidati litigano su tutto, finché spinto da Remo, Piero comincia a corteggiare politicamente Adele per trovare un accordo. La situazione però sfugge di mano: i due vengono travolti da un'imprevedibile e irresistibile attrazione, il «gay duro e puro» e la «moderata di ferro» vivono una relazione segreta che va contro i loro valori e le loro identità, e della loro storia proibita devono dar conto soprattutto agli elettori. Remo naturalmente, geloso e deluso, si sente escluso e scaricato, ma quando Adele resta incinta scatta in lui la voglia di paternità e i tre in qualche modo trovano un compromesso per salvare l'amore. Luca Argentero, Claudia Gerini e Filippo Nigro cementano il triangolo con disinvoltura e misura in un film che non rischia più di tanto nel problematico innesto del paradosso di un gay (doppiamente diverso) nella tradizione della commedia all'italiana. Occhio al grande doppiatore Francesco Pannofino nel ruolo del candidato del centrodestra.

Alberto Castellano - Il Mattino

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2009