da La Repubblica (Paolo D'agostini) |
È un aggettivo generalmente irritante, ma quando ci vuole ci vuole: delizioso, un film delizioso. E anche la prova, senza spocchia né ostilità, che esiste un modo europeo di raccontare, in commedia, diverso da quello americano. È il film di un critico che è passato a fare il regista dopo aver studiato la commedia italiana dei grandi attori e i film di Scola. Un film sull'amore e l'amicizia. Quattro uomini di 53 anni, inseparabili fin da ragazzi, colti nella stagione delle rivelazioni sull'essenza delle cose, di quello che vale. Matrimoni vecchi e nuovi, paternità, fedeltà e infedeltà di ciascuno si rispecchiano in quelle degli altri, ciascuno ha un motivo per fare i conti. Jeff si è innamorato di nuovo e il matrimonio della figlia gli insegna che non ha più senso avercela con la prima moglie e ancora meno correre dietro al lavoro. Manu lo stesso, anche lui nuovamente innamorato dopo due storie finite e tre figli, la morte del padre è nel suo caso la scintilla. Antoine non riesce a perdonare l'avventura di un solo giorno di sua moglie, credeva nella coppia perfetta ma alla fine si farà la domanda, e risponderà giusto, "che cosa farei se fossi meno stronzo" come saggiamente gli ha suggerito uno degli altri tre: tornerà da lei. Alex è l'ago della bilancia: traditore impenitente della bella moglie che ama pazzamente, sembra il più superficiale ma è il più saldo nel sapere che l'amore è tutto... |
i giovedì del
cinema
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TORRESINO
aprile-giugno 2004
PRIMA VISIONE