Pagine listate a lutto
quelle di questo numero. Due i personaggi a cui, come rivista
padovana, non possiamo non dedicare un ricordo. Certo troppo
esiguo, ma il web è anche occasione per imprimere nella
memoria ciò che la carta stampata più fugacemente notifica,
stimolo per riconfrontarsi con personalità, storie e tragedie
"fuggite via" nell'inesorabile fluire del tempo. |
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Carlo De Pirro
(27/10/1956-27/5/2008) |
Carlo
era ed è con la sua opera un intellettuale onesto. Quando gli
chiedevo perché lavorasse così tanto per tutto il giorno, per tutti
i giorni d rispondeva “faccio la mia parte, quello che conta è
quello che resta”. Con penna verde e una scrittura lieve riempiva
piccoli quaderni di microframmenti di appunti che poi sezionati
trasponeva nei suoi lavori. Non aveva dubbi sulle sue convinzioni,
anche estreme. Come quando nell’ideazione della sua opera metteva in
scena macchine incredibili, strutture volanti apparentemente
vacillanti, vetri da infrangere. Quando componeva viveva mesi
tormentati, alla ricerca costante dell’idea nuova, quella che non
esisteva prima, anche a costo che fosse brutta. Aveva una disciplina
quotidiana ferrea. In questo ultimo anno, senza mai lamentarsi,
scriveva musica, studiava, recensiva, insegnava per poi arrivare
negli ultimi mesi a concentrare tutte le sue energie sulla
scrittura.
Carlo era ed è un padre/maestro e, come tutti veri maestri, era
dolce, paziente ed inflessibile ed esigente allo stesso tempo.
Detestava di perdere tempo in conversazioni inutili, incastrava il
tempo con precisione matematica, come nella musica. Il tempo. Carlo
non voleva mai perder tempo. Ora, disperatamente, so perché.
Ida
Fortini De Pirro |
Ruggero Gamba
(18/8/1962-30/7/2008) |
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Potrei parlare di Ruggi sotto vari aspetti, mi
limiterò a ricordarlo come un artista eclettico, che molto ha dato
al cinema indipendente, seppur nella sua breve carriera.
Eight Days from Yesterday The Plummers Tale questo è il titolo del
primo film di cui Ruggi ha firmato la scenografia. Mi ricordo come
fosse ieri, era il 1990, gli dissi “ti va di venire a Londra a
girare un film strano e strampalato di tipico Black Humor?
Ovviamente, niente paga... vitto e alloggio garantito”, come
spesso accade nel mondo dell’arte (e nella carriera) Ruggi non ci
pensò due volte e pieno di entusiasmo aderì alla proposta. Se non
fosse stato per la sua inventiva e creatività quel film sarebbe
rimasto solo un sogno: si trattava di trasformare la facciata di una
tipica casa operaia dell’Est End londinese in una tipica dimora in
stile Tudor. A realizzazione avvenuta, la sorpresa per gli abitanti
fu tale che alcuni, distratti dall’opera, rischiarono un incidente.
Il giorno dopo arrivò il tipico Bobby che intimò al regista Drysdale,
privo di autorizzazioni, di smontare immediatamente la facciata. Ci
volle la genialità di Ruggi per salvare la situazione, proponendo di
smontarla a sezioni, iniziando dal tetto, e con molta lentezza... Si
trattava pur sempre di un’opera d’arte! A realizzare la facciata Ruggi impiegò qualche settimana, a smontarla qualche mese, e così,
cambiando il nostro piano di lavoro, ossia, girando prima la fine e
poi l’inizio, concludemmo felicemente l’opera. Caro Ruggi, ci
mancherai molto.Troppo.
Francisco (Emilio Della Chiesa) |
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Una
brezza rasserenante di cinema e video a tutto tondo viene da due eventi
che ci vedono in qualche modo coinvolti. La sesta rassegna di
cinélite
riproposta da
circolo The Last Tycoon all'arena del Torresino e la
seconda edizione del
River Film festival,
che ha visto coinvolta, quale giuria, la nostra redazione. Ci esimiamo quindi da un giudizio di merito sull'iniziativa del
Portello (ma è indiscusso comunque che il fascino di quello schermo
galleggiante sulle acque del Bacchiglione e la sorprendente qualità dei
cortometraggi presentati ha ormai catturato la simpatia del pubblico)
pubblicando qui soltanto la rosa dei vincitori e le relative motivazioni.
Confidiamo che si possano trovare altre opportunità per proporli
all'attenzione del pubblico, padovano e non.
miglior colonna
sonora |
29
febbraio - Stefano Pari, Italia
2008 |
miglior documentario |
The Headman and I - PeÅ Holmquist, Svezia 2007 |
miglior film d'animazione |
Aston's Stones - Lotta e Uzi Geffenblad,
Svezia 2007 |
miglior cortometraggio |
When Elvis Came to Visit -
Andreas Tibbin, Svezia 2006 |
segnalazione: film d'animazione |
Willy and Wild Rabbit - Lennart
e Yva-Li Gustaffson |
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