Sull’ultimo
numero della
nostra rivista web rivolgevamo sette domande al ministro Gelmini. Domande
retoriche certo, poiché non è che ci aspettassimo una
risposta, ma il problema scuola resta “in prima pagina” per
la redazione e per quanti abbiano a cuore le dinamiche
scolastiche. Che si tratti di una vera emergenza lo dicono
non solo le proteste di precari e sindacati, ma l’ansia
“esistenziale” che accompagna il corpo docente: mentre
l’osservatorio didattico ministeriale sforna, tra riserve e
apprezzamenti, la nuova linea degli assi culturali,
l’urgenza reale che investe la scuola italiana è quella
educativa. Tra crocefissi “ingombranti” ed extracomunitari
“invadenti” sembra passare in second’ordine il sempre più
fragile equilibrio del rapporto docente-discente, il gap
motivazionale che separa valori culturali comuni e livelli
d’apprendimento minimi. Se nell’attualità
Welcome e
L’uomo che
verrà dovrebbero essere materiali didattici obbligatori,
resta il fatto che la storia del cinema ha rivolto spesso il
suo esplicito sguardo all’ambiente scolastico. Una
pubblicazione del CGS Veneto di una decina di anni fa (Lo
schermo in cattedra)
provava a inquadrare esaustivamente l’argomento; ora il
nostro
cinema invisibile propone un breve ciclo dal titolo
FRONTE DEL BANCO che percorre lo spazio-scuola
cinematografico cogliendo bagliori educativo-didattici che
partono dall’ambiente ostile che accoglie il prof. Dadier in
una High School degli slum newyorkesi (Il seme della
violenza – Richard Brooks, 1955) per arrivare al sofferto
inserimento di una ragazzina di modesta estrazione sociale
in scuola media d’elite parigina (Stella – Sylvie Verheyde,
2008). Nel mezzo la rivolta a colpi di mitra nell’austero,
repressivo college inglese di Lindsay Anderson (Se... -
1969), la battaglia per l’emancipazione combattuta con la
stessa tenacia in una cittadina ex-mineraria francese
(Ricomincia da oggi - Bertrand Tavernier, 1999) ed in un
misero villaggio della Cina rurale (Non uno di meno - Zhang
Yimou, 1999), la rivisitazione fenomenologica ed estraniante
del dramma nel liceo di Colombine (Elephant - Gus Van Sant,
2003), la ricerca introspettiva con cui, in
Freedom Writers
(Richard LaGravenese, 2007), Erin Gruwell riesce a far
uscire i suoi alunni dalla gabbia delle gang.
Mancano
L'attimo
fuggente,
L’onda e
La classe? Certo, ma
l’obiettivo, in un’ottica di varietà stilistica e pregnanza
tematica, è di portare sullo schermo materiali
cinematografici non così conosciuti o rivisti. Altrimenti
che cinema invisibile sarebbe? |