Quali
dinamiche portano un film a diventare invisibile? Fosse il “non merito”
(in forma e contenuto, personalità autoriale, forza comunicativa) e
invece… Come giustificare allora l’emarginazione di “gioielli” come
Chaos
(Coline Serreau) o come
Swing (Tony Gatlif), che dalla stagione scorsa
non ha ancora trovato spazio in prima visione? Così possiamo pure capire
che risulti ostica una produzione quale
Arcipelaghi (la realtà è quella
“verace” della Sardegna, il dialetto necessita di sottotitoli), ma, con
le banalità che passa il
cinema italiano
(anche noi siamo caduti nella rete della commercialità con
Dillo con
parole mie?), come non dare un’occasione ad un’opera prima che si
segnala per “lo stile alto della tragedia e la sincerità degli
interpreti”? Gioca a favore la disponibilità dei nostri nuovi autori: il regista Giovanni Columbu sarà presente in sala! |
Ci voleva poi la candidatura all’oscar per portare agli onori della
cronaca uno sceneggiatore originale come Charlie Kaufman. Ironia della
sorte il suo primo script è già fuori listino
(
Essere John Malkovich
è
già repertorio di cineteca!), il secondo
Human Nature è passato quasi
inosservato (giugno 2002) e
Il ladro di orchidee
ha avuto ben poche
occasioni di essere visto in città, nonostante le 4 nomination: attore
protagonista (Nicholas Cage), attrice e attore non protagonisti (Meryl
Streep e Chris Cooper, alfine premiato con l’oscar!) e sceneggiatura non
originale, firmata a due mani, col fantomatico gemello Donald: da qui il
titolo della mini-rassegna
Essere e ri-essere Charlie Kaufman…
Solo ora con la “complicità” di Clooney la sua ultima
sceneggiatura,
Confessioni di una mente pericolosa, riempie le sale: non
poteva certo questo essere uno dei titoli del
cinema invisibile… |
Tutti
i film di questa serie fanno comunque “umile” cornice ad un capolavoro
(più che mai invisibile) che “purtroppo” ci sentiamo in dovere di
mettere in cartellone.
L’arpa birmana di Kon Ichikaua (1957) è una tra
le poche pellicole annoverabili sotto l’egida del “cinema di pace”. In
questi assurdi tempi di guerra solo La 7 ha avuto l’ardire di riproporlo
(in tarda serata)… A due mesi dall’inizio ufficiale del conflitto
speriamo che la nostra serata sia anacronistica, di riflessione “a
consuntivo” e non di perpetuata attualità, che la Pasqua per il
(dichiarato) cuore cristiano di Bush & C. non sia passata invano. |
ezio leoni
- presentazione programma TORRESINO
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maggio/giugno 2003
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