Chaos
Coline Serreau - Francia 2001 - 1h 49'


sito ufficiale

da Film Tv (Alberto Crespi)

     Scriviamo la parola "capolavoro" una volta ogni due o tre anni: ora la scriviamo per Chaos, nuovo film di Coline Serreau, geniale sceneggiatrice francese che con questo gioiello si laurea, definitivamente, anche somma regista. Guardate come gira (in digitale), guardate come monta, guardate come usa ogni inquadratura per far progredire la storia: nei primi 3 minuti Coline ci fa conoscere Héléne e Paul, coppia borghese parigina ricca e stressata, che esce di casa, monta in macchina e incrocia una ragazza inseguita da tre balordi. La ragazza chiede aiuto, i balordi la massacrano di botte sbattendole la testa sul parabrezza, Paul chiude la sicura dell'auto; i tre se ne vanno, Paul scende, pulisce il sangue dal vetro con un fazzoletto, rimonta in macchina; Hélène chiede: "Ma non dovremmo chiamare un'ambulanza?", Paul risponde "Ma sei matta?" e se ne va. Il giorno dopo Héléne cerca la ragazza all'ospedale, la trova in coma, scopre che é una prostituta algerina, comincia ad accudirla… e la vita di tutti viene sconvolta! La ragazza, di nome Noémie, guarisce e si rivela un genio: della finanza, del sesso, dell'arte dei rapporti umani (con le donne) e della manipolazione (con gli uomini). Film di potente impatto polemico sulla solidarietà femminile, e contro il patriarcato, Chaos è il più allucinante e divertente ritratto dello scontro fra due mondi: ricchi & poveri, uomini & donne, Occidente & Islam. Ritmo travolgente, attori straordinari, dialoghi superbi. Da vedere assolutamente.

da La Repubblica (Roberto Nepoti)

     …Il film di Coline parte con molta energia; la sua cinepresa (in realtà si tratta di video digitale) resta nervosa e mobile per tutto il tempo; peccato che la storia si allenti in alcune lungaggini e in un flashback inutile. Tuttavia bisogna riconoscere alla regista francese l'impegno a farci riflettere e la capacità di far convivere stili di racconto diversi: dramma sociale, poliziesco, commedia.

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO maggio-giugno 2003