Per favore... non mordermi sul collo! (The Fearless Vampire Killer)
Roman Polanski - Gran Bretagna/USA 1967 - 1h 38'

     Esilarante parodia dei vampiri firmata da un Roman Polanski film precedente in archivio giovane, arguto e non ancora colpito dalla tragedia della morte della moglie Sharon Tate (è la ragazza vampirizzata). Professore con assistente, in Transilvania per studiare il fenomeno Dracula, tornano complici. Di culto la scena del ballo dei vampiri, ma è tutto un horror-cult anche per le citazioni classiche (Lugosi, Dreyer) e per il ritmo indiavolato di una storia in bilico sull'assurdo della vita e del cinema.

Maurizio Porro - Corriere della Sera Magazine

     Un professore (Jack MacGowran) e il suo assistente (Roman Polanski) si recano in Transilvania per studiare il fenomeno del vampirismo ma torneranno vampirizzati. La prima e la migliore parodia del genere si snoda attraverso una lunga serie di trovate esilaranti, assemblate con il gusto infantile per il divertimento puro. Le citazioni cinefile (Bela Lugosi, Dreyer) sono prive di intellettualismo e funzionali alla narrazione. Scenografia (Wilfred Shingleton) e fotografia (Douglas Slocombe) fanno a gara per costruire quadri memorabili, ora evanescenti ora accesi, in perfetta sintonia con il clima fantastico della storia. L’atmosfera horror è adeguatamente sottolineata dalla musica di Krysztof Komeda, che spesso si scioglie in accordi irresistibili, come quelli che ritmano la sequenza del balletto vampiresco. Soggetto e sceneggiatura sono di Polanski e di Gérard Brach. La ragazza vampirizzata è Sharon Tate, allora moglie del regista.

Dizionario dei Film (a cura di Paolo Mereghetti)

cinema invisibile TORRESINO febbraio-giugno 2009

promo

Un professore e il suo assistente (Polanski stesso) si recano in Transilvania per studiare il fenomeno del vampirismo ma torneranno vampirizzati. Esilarante parodia dei vampiri firmata da un Polanski giovane, arguto e non ancora colpito dalla tragedia della morte della moglie Sharon Tate (è la ragazza vampirizzata). Di culto la scena del ballo dei vampiri, ma è tutto un horror-cult anche per le citazioni classiche (Lugosi, Dreyer) e per il ritmo indiavolato di una storia in bilico sull'assurdo della vita e del cinema.