da Il Giorno (Silvio Danese) |
Romantico come Truffaut, distaccato come Rohmer, unico Guediguian. Non fa spettacolo, ma in dieci film il regista di Marius e Jeanette e La ville est tranquille ha raccolto un'opera, diventando il cantore di figure semplici e passionali inserite in ogni scelta, in ogni passaggio sociale ed esistenziale, nell'umore di Marsiglia, città che sta a Guediguian come New York a Woody Allen. Marie-Jo, a cui da il volto meridionale l'attrice-feticcio del regista francese, Ariene Ascaride (sua moglie), è un'anima divisa in due. Ama il marito carpentiere, di quella passione costante, morbida e rotonda che accoglie la noia e la gioia della vita, e ama il capitano di mare Marco, di quella passione accesa e imperdibile, ma non incostante. Il problema è proprio questo: l'onestà di Marie-Jo la convince che non può scegliere... In Italia ne facciamo una storia di corna. A Hollywood un dramma al sapor di lacrima con Meryl Streep. Qui, visto al femminile, diventa un viaggio preciso in un cuore in balia del mare... |
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Il fascino indiscreto del triangolo francese
i
giovedì del
cinema
invisibile
TORRESINO
gennaio-aprile
2003