VENEZIA '90
Quell'angelo alla tavola
del nostro cinema.
L'eco del controverso responso della
XLVII Mostra del Cinema può aver forse disorientato chi, da casa, ha
cercato di farsi un'idea dell'andamento qualitativo di questi dodici
giorni veneziani. In realtà per chi l'ha seguita in loco, con competenza
ed attenzione, l'atteggiamento finale è stato più di fastidio che di
perplessità. Dal giorno della proiezione di An Angel at My Table di Jane Campion (commenti entusiastici della critica,
dieci minuti di applausi del pubblico) l'assegnazione del Leone d'Oro era sembrata una pura formalità. La giuria della
Mostra, presieduta dallo spocchioso Gore Vidal, ha invece preferito
il film del regista-drammaturgo inglese Tom Stoppard: Rosencrantz and Guildenstern are Dead
è un'opera impeccabile, ma resta un esercizio di stile, più letterario
che cinematografico, lontano dalla sintonia emozionale con lo spettatore
e soprattutto avulso dalla dinamica formale e contenutistica di cui
il cinema moderno si può e si deve nutrire. Queste caratteristiche sono
invece ben riscontrabili nel film della Campion a cui è andato, consolatorio,
il Premio Speciale della Giuria
ma che ha rastrellato consensi unanimi e riconoscimenti significativi,
dal premio dell'organizzazione cattolica del cinema (OCIC) a quelli attenti alle sensibilità giovanili (premio RAGAZZI E CINEMA, premio AGISCUOLA)...
e.l. La Difesa del Popolo 23 settembre 1990 |
LEONE D'ORO: PREMIO
SPECIALE DELLA GIURIA: LEONE D'ARGENTO: Premio OCIC:
An Angel at
My Table di Jane
Campion Premio
FIPRESCI (ex aequo): |