Viaggio sola
Maria Sole Tognazzi – Italia
2012
- 1h 25' |
Il
terzo film della quarantenne Maria Sole Tognazzi,
Viaggio sola,
ci dice che nessun tema è ovvio, banale, usurato. Ci dice che le
potenzialità non finiscono mai, che è tutto nel come si racconta,
nell'architettura di una storia, nell'invenzione dei suoi personaggi. E
qui la regista ne ha creato uno, quello della protagonista Irene, che
resterà tra i più riusciti nel già molto ricco curriculum dell'interprete
Margherita Buy. Lo ha creato con due sceneggiatori, Ivan Cotroneo e
Francesca Marciano, che nel corso degli anni hanno notevolmente
contribuito a cogliere Io sguardo soprattutto femminile dentro una società
in mutamento. Non è proprio un caso che, dalla collaborazione di Cotroneo
a Mine vaganti alle precedenti co-presenze della stessa coppia qui formata
da Buy con Stefano Accorsi in Le fate
ignoranti e
Saturno contro,
rimbalzino in
Viaggio sola
richiami e assonanze con la sensibilità del cinema di Ozpetek. (...) il
colpo d'ala (dopo un percorso che tiene prodigiosamente insieme il fascino
del personaggio e il dubbio sulla povertà della sua libertà) sta nello
sciogliere la storia senza sconti, senza forzature, e nel rispetto della
complessità. |
Paolo D'Agostini - La
Repubblica
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Quello che
caratterizza Irene è l'esperienza del limite e quello che intende il bel
film della Tognazzi è la capacità di misurarsi con quel limite e con la
propria solitudine, la capacità di restare soli, la capacità di
accettarlo. La risposta a cui giungerà non la sposterà più in là perché
Irene è esattamente dove vuole essere e quello che vuole essere. La crisi,
sfogata nell'amplesso con l'ex compagno, la risveglia consapevole o più
consapevole delle decisioni prese. Irriducibile a una vita ordinaria, la
protagonista (ac)coglie fino in fondo la sua natura sfuggente e
l'asseconda dicendosi ad alta voce le rinunce ma pure la grande bellezza
della scelta, della vocazione, della (propria) passione. Il senso del film
vive tutto negli occhi e nel portamento di Margherita Buy che fa del suo
corpo il paradigma di una possibile modernità del femminile. Accanto a lei
il passo indolente e spaesato di Stefano Accorsi e quello smagrito e
irrequieto di Gianmarco Tognazzi, disorientati e accoglienti tra un
ortaggio virtuale e uno reale. Coltivatori indiretti del maschile. Di un
maschile che prova a essere migliore. |
Marzia Gandolfi -
Mymovies.it |
promo |
Irene
(Margherita Buy) è una quarantenne single, senza una famiglia e
con un lavoro precario. Lavora come ispettrice di grandi alberghi
ed è quindi costantemente in viaggio per far relazioni sulle
strutture e valutarne gli standard. La sua vita felice procede
senza intoppi fino a quando il suo ex fidanzato Andrea (Stefano
Accorsi), divenuto il suo più grande amico, si ritrova a dover
gestire, dopo una relazione durata poco tempo, una paternità
improvvisa, coinvolgendola nei suoi dubbi e dilemmi esistenziali…
Alla sua terza regia Maria Sole Tognazzi costruisce una commedia
acuta e originale. Un ritratto di donna insolito nel cinema
italiano, vivace anche se malinconico, che resterà tra i più
riusciti nel già molto ricco curriculum di Margherita Buy. |
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