Se c’è
un’attrice che le donne dovrebbero prendere a modello per talento,
coraggio, scelte di vita e lavoro, quella è Jean ne Moreau. Classe 1928,
bella per personalità e non per dono del cielo, una vita all’insegna della
libertà (mai del facile scandalo), l’indimenticabile eroina di
Jules e Jim
e di tanti altri grandi titoli è il cardine di un piccolo film pieno di
grazia,
A
Lady in Paris.
In originale
Une estonienne è Paris,
poi ché di questo di tratta: di un’anziana e misteriosa estone di nome
Frida che vive in un vasto e elegante appartamento parigino, e della sua
solitaria, disperata battaglia contro il tempo che passa. |
Fabio Ferzetti - Il Messaggero |
Il regista, che si è scritto anche il testo, ha studiato con tatto e con finezza quei due caratteri seguendone molto da vicino prima i reciproci contrasti poi le graduali evoluzioni positive, rivolgendo le sue maggiori attenzioni al disegno complesso ma anche sottile della psicologia di Frida lasciandola ricreare a fondo da Jeanne Moreau. Certo, gli anni le si contano tutti - è nata nel '28 - ma il carisma celebre della sua voce continua a dare significati profondi a tutta la sua recitazione. Prima, negli anni Cinquanta, ai tempi di Les Amants di Louis Malle che rischiò addirittura di far scandalo a una Mostra di Venezia, aveva cupe tensioni erotiche provocate anche dal fumo, oggi, ci fa ascoltare (nella edizione originale) solo delle inflessioni sensuali con sfumature roche, frutto sia dell'età sia del suo grandissimo talento, conquistando sempre. Come conquista la sua mimica, pur logora, e quella sua famosa eleganza che la induce anche qui a indossare quattro o cinque abiti di classe cui aggiunge, di suo, quelle lunghissime file di perle che io le ho viste tutta la vita. Non dimentico però di fronte a lei Laine Magi, l'attrice estone. Un viso con silenzi che parlano. |
Gian Luigi Rondi - Il Tempo |
promo |
Anne (Laine Mägi) lascia l'Estonia per trasferirsi a Parigi e prendersi cura di Frida (Jeanne Moreau), un'anziana estone emigrata in Francia da parecchio tempo. Molto presto Anne si rende conto di non essere la benvenuta. Tutto ciò che Frida desidera dalla vita è avere l'attenzione di Stéphane (Patrick Pineau), suo amante più giovane di lei. Stéphane, invece, desidera che Anne rimanga e si occupi di Frida, anche contro la sua volontà... Due tipi di diversa malinconia si incontrano in questo film, una aggressiva, indomita, concentrata sulle pochissime piccole cose su cui non transigere, l'altra un po' spenta ma ancora curiosa di vita e di quella città che appare come un sogno avvolto nel buio, da cogliere attraverso lunghe passeggiate. Il tutto con l'eleganza garbata della commedia francese e la straordinaria verve interpretativa dell'immortale Jeanne Moreau. |
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LUX - giugno 2013 |
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