da La Stampa (Alessandra Levantesi) |
L'amore
è capace di resistere al tempo? Nel rapporto di coppia che sta durando da
due anni fra una lei, Seh-hee e un lui, Ji-woo (Ha Jung-woo, un divo del
cinema orientale), un piccolo incidente stendhaliano accentua nella donna
l’ossessivo timore di veder spegnersi il fuoco della passione. Per reagire
a questa prospettiva, Seh-hee prende una folle decisione: sparisce
insalutata e dopo essere passata attraverso le manipolazioni di un
chirurgo plastico si ripresenta a Ji-woo con un altro volto e il nome,
diverso seppur simile, di See-hee (la brava interprete è Sung Hyun-ah).
Arrivato all’opera numero 13, il 45enne coreano
|
da Il Messaggero ( Roberta Bottari) |
"Ci ameremo per tutta la vita?". Diciamoci la verità: questa domanda, prima o poi, ce la siamo posta tutti. Pochi però hanno "preso la situazione in mano" come Seh-hee. D'altronde, spaventata dall'idea che il trascorrere del tempo potesse indebolire la passione del suo uomo, la donna non ce la faceva più. Era diventata sempre più gelosa, fino a rendere il rapporto impossibile. Poi la decisione: Seh-hee scappa e si sottopone a un intervento di chirurgia plastica: solo così, ne è certa, riaccenderà la fiamma della passione. Lui, però, nel frattempo si sente solo. Per questo torna nell'isola dove ha passato momenti indimenticabili con l'amata. Ed è lì che incontra una donna... Time, tredicesima opera di Kim ki-duk, è un film assolutamente diverso dagli altri lavori del regista coreano. Qui, al posto dei lunghi silenzi carichi di significati, troviamo dialoghi anche serrati e una regia realistica. Ma la profondità è quella di Kim ki-duk. Niente è per sempre, ci rammenta l'autore. E, per mettere a fuoco una questione così filosoficamente universale, sceglie una protagonista odiosa, la donna che nessun uomo vorrebbe mai incontrare. E nella quale nessuna donna si vorrebbe immedesimare. Non è il miglior film di Kim ki-duk, ma perderlo sarebbe una sciocchezza degna della sua protagonista. |
|
TORRESINO settembre-ottobre
2006