Terra madre
Ermanno Olmi – Italia 2009 - 1h 19'

  Paghi uno prendi tre. Come al supermercato ma qui è tutto biologico. Tre registi dunque, e tre segmenti, per cogliere fascino e lotte di un mondo deciso a tutto per non finire malinconicamente fra le specie in via d’estinzione. Un terzo di documentario (Olmi), un terzo di film militante (Zaccaro), un terzo di poesia (Piavoli). A Olmi film precedente in archivio il lato più arduo: il grande raduno organizzato da Carlo Petrini di Slow Food che dà anche il titolo al film: Terra Madre. Un Forum mondiale con 1200 comunità e quasi 5000 delegati decisi a opporsi allo sfruttamento e allo spreco alimentare imposti dalle grandi corporations. Altri sarebbero stati sopraffatti. Olmi estrae da quell'alveare di storie facce bellissime, dettagli che urlano, utili promemoria (“il discorso dominante accusa noi africani di invadere l’Europa, ma siamo noi a esser stati invasi, tanto tempo fa”). Zaccaro film precedente in archivio segue fino a casa l’indiana Vandana Shiva, profetessa della biodiversità (“Il cibo è il luogo in cui si esprime il fascismo di oggi”). Piavoli film precedente in archivio chiude con un poema lirico su un contadino della valle dell’Adige che progetta e si costruisce un orto tutto da sé, stagione dopo stagione. Un inno alla Natura, e alle mani dell’uomo, raccontato con una tale grazia e con un senso così acuto dei tempi e delle materie, che pare di sentire l’odore della terra e dei frutti. Una meraviglia.

Fabio Ferzetti – Il Messaggero

promo

Un film concepito e composto da Olmi, che ha sguinzagliato per l'occasione sodali vecchi e nuovi, fra i quali Maurizio Zaccaro in India e l'eremita Franco Piavoli a registrare foglia per foglia come crescono le culture sotto i Monti Lessini. A Olmi il lato più arduo, il grande raduno organizzato da Carlo Petrini di Slow Food che dà anche il titolo al film: un Forum mondiale con 1200 comunità decise ad opporsi allo sfruttamento e allo spreco alimentare. Da quell'alveare di storie sa estrarre facce bellissime, dettagli che urlano, utili promemoria per riflettere sul nostro presente: è possibile cambiare il corso delle cose? cessando di suicidarsi per correre dietro a un frenetico modello di sviluppo, il pianeta può ritrovare un equilibrio ristabilendo un rapporto sano con la terra?

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