Qualcuno da amare (Like Someone in Love)
Abbas Kiarostami – Francia/Iran/Giappone 2012 - 1h 49'

 Naturalmente siamo in un film di Kiarostami, ma non siamo in Iran. Siamo a Tokyo, e dietro ai finestrini scorre una sarabanda di forme e colori resi ancora più seducenti dalla luce incantevole della primavera. Eppure quell'auto trasporta un mistero e una minaccia. (...) Prima di quella giornata in auto, così tipica di Kiarostami, c'è stata (...) una notte, che occupa tutta la prima parte di Qualcuno da amare. Notte d'amore, sia pure prezzolato, notte di curiosità e scoperta, notte di tenerezza? Non lo sapremo mai, e in fondo non importa. Come non importa sapere davvero chi sono quei tre personaggi così esemplari, il vecchio gentile, il giovane impetuoso, la ragazza dalla doppia vita. Quel che importa davvero, per Kiarostami, è il curioso equilibrio, a tratti quasi comico, che raggiungono in quell'auto. Un lungo momento della verità, che il grande iraniano esplora con finezza cogliendo le loro emozioni sul nascere con la delicatezza di un miniaturista che concentra un paesaggio in pochi centimetri di tela - e senza mai perdere la leggerezza e il piacere del racconto. Anche se poi il film resta aperto, sospeso. E tocca a due monologhi «esterni» - la nonna della ragazza, una vicina del professore - riportare il tutto nei confini della vita ordinaria. «Non fare domande se sai che la risposta potrebbe essere una menzogna», dice al giovane il vecchio professore. Più che una battuta, è quasi una dichiarazione di poetica. Il segreto di un cinema che non mente mai.

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

  Il settantenne Abbas Kiarostami, capofila della riscossa del cinema di Teheran internazionalmente conosciuto e apprezzato (sempre, comunque, limitatamente alle fasce più esigenti di pubblico) proprio a partire dalla svolta khomeinista, tra l'87 di Dov'è la casa del mio amico e il '90 di Close Up, malgrado fosse attivo in patria già da lungo tempo, è una sicurezza. Ogni appuntamento è una conferma di qualità così come di riconoscibilità di uno stile essenziale, spoglio, austero. Eppure, nella continuità, si affaccia sempre uno scarto imprevisto. Qui, in Qualcuno da amare, è l'ambientazione giapponese. Una ragazza arrivata a Tokyo dalla provincia, metà studentessa e metà escort, si reca riluttante all'appuntamento con un anziano professore universitario vedovo e solo. La dinamica che si crea tra loro (senza l'ombra di alcuna consumazione sessuale) e con il ragazzo che, sospettoso del comportamenti di lei, la ama e vuole sposarla, attraversa infinite sfumature e sottigliezze. Lo schema è confermato: tra le pieghe di pochi accadimenti si dipana con sapienza e sensibilità un pezzo della grande commedia della vita.

Paolo D'Agostini - La Repubblica

 La versione italiana lo traduce con Qualcuno da amare: arriva a quasi un anno di distanza dalla proiezione allo scorso festival di Cannes Like Someone in Love, il film giapponese di Abbas Kiarostami, un omaggio al cinema di Ozu e di Mizoguchi che il regista iraniano ama come ama il neorealismo italiano che è stato il riferimento dei suoi primi film, Dove è la casa del mio amico o Close Up (...) Dopo Copia conforme, il riflesso di specchi e di possibili identità dentro e oltre lo schermo è un «gioco», o meglio una cifra poetica che appartiene anche a questo film in cui il movimento dei personaggi segue tante direzioni snodandosi lungo la curva emozionale dei desideri incerti e inappagati della giovane protagonista, Akiko (...) Le storie si moltiplicano, iniziano, si fermano, balenano nella potenzialità del loro divenire senza inizio né fine, lungo quel confine incerto che ha il sapore di un sogno, dove un sasso può rompere un vetro e dopo chissà. (...) Certo è un omaggio a Viaggio a Tokyo quell'inizio in taxi, mentre la giovane Akiko corre verso il suo appuntamento di sesso a pagamento e scorge, più col cuore che con gli occhi, l'anziana nonna che l'ha attesa invano mentre dall'abitacolo del taxi la città si intreccia ai suoi pensieri, ai sentimenti alle lacrime di qualcosa perduto ... C'è molta automobile anche qui, quasi che in quello spazio di intimità «obbligata» Kiarostami veda il luogo privilegiato in cui srotolare le linee narrative delle sue storie...
        
 [In Iran Qualcuno da amare non è uscito, bloccato dalla censura. uscirà al mercato nero, in dvd, come - tanti altri film]

Cristina Piccino - Il Manifesto

promo

Tokyo. Akiko è una giovane studentessa che si prostituisce con uomini facoltosi per pagarsi gli studi. Un giorno incontra un professore universitario sessantenne, che prende a cuore la sua situazione dando vita nell'arco di ventiquattro ore ad un intenso e inusuale rapporto... Tra le pieghe di pochi accadimenti si dipana con sapienza e sensibilità un pezzo della grande commedia della vita che Kiarostami, esplora, come suo solito, con grande finezza cogliendo sul nascere le emozioni dei protagonisti: la delicatezza di un miniaturista che concentra un paesaggio in pochi centimetri di tela, senza mai perdere la leggerezza e il piacere del racconto.

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 LUX - maggio 2013

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