Mildred Pierce
Todd Haynes - USA 2011 - 5h 32'
- serie tv in 5 puntate -
versione originale sottotitolata

premio tv Emmy 2011 a Kate Winslet

  Mildred Pierce è mamma, moglie e casalinga nell'America della Grande Depressione. Tradita e abbandonata dal marito, tra una torta e l'altra cerca lavoro a Los Angeles per garantire futuro e privilegi alle sue bambine, Ray e Veda. Assunta come cameriera in una tavola calda, Mildred rivela presto il suo talento di cuoca e pasticcera, che mette in pratica aprendo un ristorante. Rialzata la testa ma segnata da un lutto profondo, Mildred prende letteralmente in mano il suo futuro e quello di Veda, musicalmente dotata e in evidente conflitto con lei. Tra una mamma indefessa e una figlia insidiosa si insinua Monty Beragorn, giocatore di polo ricco e viziato che pratica il dolce far niente. Ambientato negli anni Trenta e nell'America in crisi del repubblicano Herbert Hoover, Mildred Pierce è un (melo)dramma in cinque atti prodotto dalla HBO e magnificamente diretto. film precedente in archivioTodd Haynesfilm successivo in archivio come in Lontano dal paradiso nove anni prima, mostra un'ossessiva fedeltà formale nei confronti di un genere che viene nondimeno attualizzato e modificato. Qui di fatto trasforma l'infiammabilità inesplosa e trattenuta dei mélo americani in un film (a puntate) che divampa sotto i nostri occhi. Un violento e viscerale congegno narrativo che non si limita a riesumare spoglie di un genere che fu per giocare col cuore e la memoria colta dei cinefili ma che affronta, sotto la compostezza della messa in scena, il sogno americano declinato al femminile. Al centro del dramma e alla periferia di Los Angeles abita una donna che sceglie di affermare la propria fermezza e il conseguente bagaglio di sofferenza. Adattamento fedele e puntuale dell'omonimo romanzo di James M. Cain, Mildred Pierce riprende un discorso cinematografico che non sembra soltanto citato e rivisitato nelle musiche, nelle scene, nei costumi e nella grafica dei titoli di testa ma pure splendidamente proseguito e aggiornato. Scegliendo il mélo come territorio della sua autopsia dell'America di quegli (e questi) anni, la mini-serie diventa una messa in discussione del presente compiuta attraverso uno sguardo predatato. Il vero dramma è che quella società è quasi uguale a questa, soltanto un po' meno consapevole della propria stritolante violenza. Meno 'nero' e più 'osservante' della trasposizione del '45 di Michael Curtiz (Il romanzo di Mildred) interpretata da Joan Crawford, la versione di Todd Haynes è un'esperienza emotiva purificatrice che mette in schermo il bene e il male, la luce e il buio, schierando davanti allo 'specchio della vita' una madre intraprendente che lotta e 'impone' la sua gentilezza e una figlia inappagata la cui cruda concupiscenza per la celebrità ignora tutti tranne se stessa. Black melodrama familiare, Mildred Pierce trova in Kate Winslet un'interprete mirabile nel restituire una donna che, emancipata dalla subalternità del ruolo, fa carriera nell'America 'riformata' e recuperata di Franklin Delano Roosevelt. Caparbia e ostinata, la sua Mildred è 'al volante' della vita e di quell'auto in cui trova riparo dalla pioggia e dalle afflizioni e da cui 'riparte' per ricominciare. Condotta via da un amante o 'trasportata' da un taxi è invece la Veda civettuola e crudele di Evan Rachel Wood decisa ad affrancarsi dalla provincia e dalla sua condizione a colpi di voce e di note. Insieme le due attrici daranno vita a un dramma di assordante tristezza, che non ha più i connotati fiabeschi del sogno ma quelli asfissianti di una sopportazione che diventa abitudine. Ma l'insurrezione è dietro la porta.

Marzia Gandolfi - mymovies.it

 cinema invisibile LUX settembre-dicembre 2013


 

promo

I confini tra televisione e cinema si sono sono fatti sempre più deboli grazie all'alta qualità della fiction seriale. Ottimo esempio ne è Mildred Pierce firmata da Todd Haynes che proprio in virtù di un'alta qualità autoriale è stata presentata come evento speciale due anni fa al Festival di Venezia. La storia di Mildred,ambientata nell'America della Grande Depressione, la vede reagire al tradimento e all'abbandono del marito, con una forza "imprenditoriale" di lungimirante femminismo. Mildred si rivela cuoca esperta e, dopo l'apertura di un primo ristorante, riesce a far prosperare una catena di ristorazione dando sicurezza economica e sociale alle sue figlie. La vita sentimentale di Mildred sarà però meno facile, anche a causa di Veda, la figlia maggiore ambiziosa e senza scrupoli... Il quadro di un'America sofferta e contraddittoria descritta da Haynes ha un forte impatto partecipativo ed è straordinaria l'interpretazione di Kate Winslet a cui è affidato il ruolo di Mildred.