Gianni e le donne
Gianni Di Gregorio
- Italia
2011
- 1h 30' |
Gianni
era già diventato il beniamino del pubblico in
Pranzo di ferragosto.
Qui il personaggio diventa anche più stilizzato confrontandosi con la sua
mezza età e con la sua abitudine a non avere un comportamento fuori luogo,
scostumato o poco gentile. Il tutto attraverso una sottile nebbia creata
dagli svariati drink che scandiscono le sue giornate (preferibilmente
bianco e ben ghiacciato). Romantico, malinconico, divertente, riesce a
mettere in scena senza dileggiare le donne che abbiano superato i venti
anni, come ha sempre fatto la nostra commedia più blasonata. Anzi le mette
in mostra come gioielli preziosi (e lo sono) a cominciare da donna Valeria
de Franciscis, qui elegantissima novantenne in una serie di toilettes da
mattina, pomeriggio e sera appartenenti al suo guardaroba. Uno sguardo a
cui il cinema italiano non è certo abituato, come non lo è alla
sottigliezza allusiva che rimanda, senza sbandierarla, al degrado di una
società. |
Silvana Silvestri - Il
Manifesto |
La
prima garanzia di successo-bis è proprio una delle vecchiette, la più
clamorosa; quella che nel primo film interpretava già la mamma di Gianni:
Valeria Bendoni, una non-attrice di 95 anni che con un po' di tempo a
disposizione (gliene auguriamo parecchio) diventerà una diva planetaria,
soprattutto se qualche regista saprà andare oltre il ruolo di 'mamma di
Gianni' e sfrutterà le sue potenzialità horror. [...] La struttura
rapsodica, senza più l'unità di tempo e di luogo - anche lievemente
claustrofobica - imposta dal pranzo, permette a Di Gregorio di giocare sul
frammento, sulla digressione, sulla coazione a ripetere. Lo fa con
maestria, senza annoiare. Anzi, il film è qua e là molto divertente. Nel
suo mettersi in scena, Di Gregorio sembra un
Woody Allen
trasteverino passato attraverso la comicità sospesa, a volte amara, di
Nanni Moretti
.
In realtà 'le donne' del titolo non sono soltanto le
belle ragazze che Gianni occhieggia per strada, o la moglie con la quale
vive da separato in casa, o l'ex fiamma che rimpiange, o le signore che
goffamente corteggia - dalla badante alla cantante lirica che gli
preferisce i gorgheggi e, forse, il giovane pianista che l'accompagna. No.
'Le donne' del film sono anche, ad esempio, la madre e la figlia.
[...]
Gianni e le
donne è molto più che un film su Gianni e le sue donne. È il
ritratto di una borghesia romana imbranata quanto il suo cantore, e quindi
di un'Italia infantile e bloccata, dove la borghesia non è e non è mai
stata una classe di governo e di cultura... |
Alberto Crespi -
L'Unità |
promo |
Il 60enne
Gianni conduce una normale esistenza da baby pensionato, vive con
la moglie, la figlia e il fidanzato di quest'ultima, che si è
piazzato in casa e ormai lui ama come un figlio. Gianni passa il
suo tempo fra commissioni, passeggiate con il cane, faccende
domestiche e sua madre, novantenne nobildonna decaduta caparbia e
ostinata. Poi, un giorno, il mite Gianni scopre che per tanti
coetanei, così come per tanti uomini in età più avanzata, è
normale avere delle scappatelle...
Gentile, servizievole, un poco alticcio anche fuori pranzo di
Ferragosto, Gianni Di Gregorio ci ripropone il suo ego edipico
multiplo ancora diviso tra mammà e le sue amiche. L'attore-regista
ci racconta dall'interno un sentimento di gran malinconia,
impotenza, solitudine che va da Brancati a Flaiano fino a Fellini
e oltre; ripreso qui con un'eleganza e una gentilezza memorabili.
Alla luce dorata di Trastevere brillano pennellate di verità e di
satira difficili da trovare nella montagna di commedie italiane
sbarcate negli ultimi anni al cinema. |