Documentario
per la TV sul dimenticato pioniere del cinema neozelandese Colin McKenzie
(1888-1937) che nel 1900 si costruì da solo una cinepresa, nel 1908 girò
il primo lungometraggio sonoro (parlato in cinese), nel 1911 il primo film
a colori, usando poi per primo il carrello e la candid camera e facendo il
primo scoop cinegiornalistico della storia, per non dire del colossal
Salomè iniziato nel 1914 e terminato nel 1930 con i finanziamenti
dell'URSS e dei fratelli Palermo mafiosi. Particolare trascurabile: C. McKenzie non è mai esistito. È un mockcumentary (per burla) la cui
componente lucida e goliardica è quasi sempre scoperta, nonostante il suo
apparente scrupolo filologico e l'abilità da falsario di Peter Jackson e
dei suoi complici. Sarebbe piaciuto a
Orson
Welles e ha divertito migliaia di spettatori che l'hanno visto
nei festival di mezzo mondo. Da mostrare nelle scuole di cinema per far
riflettere sul rapporto tra reale e illusorio nell'arte.
Il Morandini -
Dizionario dei Film
PRIMA VISIONE - ingresso gratuito
cinema
invisibile
TORRESINO
ottobre-dicembre 2010