L'alba del giorno dopo - The Day After Tomorrow
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Troy |
L’uscita
quasi contemporanea di due block-buster come Troy e L’alba del
giorno dopo-The Day After Tomorrow riporta d’attualità lo
strapotere del cinema americano, limiti e pregi di un’efficacia
spettacolare che presta il fianco ad un dietrologia politico-culturale
forse banale, ma in fondo stimolante.
Per
dare il quadro di una metropoli devastata da abnormi grandinate e
tornados plurimi il contributo della tecnologia digitale è stato essenziale
e nello sguardo restano impresse le immagini della scritta Hollywood
divelta dalle colline di Los
Angeles, del cronista schiacciato dalla furia degli elementi, del
bastimento alla deriva tra i grattaceli di New York, della
Statua della Libertà sommersa in un mare di giaccio (efficacissima
icona –simbolo della flanistica pubblicitaria). Ma il crescere del
racconto, esaurita la sorpresa socio-climatica, gioca le sue carte,
ancora una volta, sull’eroismo dei singoli. In particolare sulla tensione
dell’incontro clou tra lo scienziato Dennis Quaid (ma era la parte
giusta per Kevin Costner, eroe catastrofico di lunga data, da Waterworld
a L’uomo del giorno dopo)
e il figlio Jake Gyllenhaal (già visto in Cielo
d’ottobre). Il ragazzo si barrica nella Biblioteca Pubblica
di Manhattan (i libri diventano un bagaglio di saggezza buono solo
per bruciare nel camino…) ascoltando i saggi consigli del padre, che
arriverà a salvarlo inoltrandosi, a piedi sotto la neve, da Philadelphia
a New York (!).
Il carisma di un racconto possente e tragico sopravvive, certo: l’umanità del dolore di Priamo trova plauso comune nell’interpretazione di Peter O'Toole, il cavallo ligneo di Ulisse acquista una concretezza che riempie lo schermo, così come le fiamme che avvolgono la distruzione della città. E quella freccia che trafigge il divino tallone fende lo schermo con invitta forza figurativa; ma, scevri della letteratura omerica, quanto ritroveremmo di epico ed emozionante in questa Achilleide da boxoffice? |
ezio leoni - La Difesa Del Popolo 13 giugno 2004 |