maggio 2003
lunedì - ore 21.00 

  Anniversari, eventi, trasposizioni: i lunedì del LUX trovano continue occasioni per sollecitare (speriamo) il pubblico d’essai.
   Nella stagione 89-90 usciva in anteprima sul nostro schermo
Camille Claudel con Isabelle Adjani e Gerard Depardieu; chi se ne ricorda? E chi si è appuntato che proprio quest’anno ricorrono i 60 anni della morte della affascinante scultrice francese amica di Auguste Rodin? La nostra breve rassegna conclusiva prima dell’estate apre quindi con la riproposta dell’intenso film di Bruno Nuytten, a cui fa seguito uno dei film “minori” più notevoli di questo finale di stagione: I lunedì al sole (nomination come miglior film straniero) è tra quei titoli che, nel meccanismo incalzante delle prime visioni, davvero ci è dispiaciuto non riuscire a mettere in cartellone. Questo recupero è doveroso!

Ultime serate dedicate al
fenomeno Ammaniti: lo scrittore romano sta diventando uno degli autori italiani più “trascrivibili” al cinema. Da Branchie (romanzo d’esordio del ‘94) a L’ultimo capodanno dell’umanità (1997) al recente Io non ho paura (2001). Ma non tutto ciò che è (ben) scritto merita di essere rivisto al cinema: L’ultimo capodanno, anche per divergenze regista-produzione-distribuzione, fu penalizzato all’uscita (1998) più di quanto meritassero alcuni difetti di “accumulo” nella regia di Marco Risi. Branchie, diretto nel 1999 da Francesco Ranieri Martinotti, (e interpretato da Gianluca Grigniani) ha clamorosamente toppato tra caustici giudizi di critica (“futilità desolante”, “cadendo spesso nel ridicolo di una messa in scena confusa e balbettante”) e un impietoso rifiuto del pubblico. Il primo meritava una riproposta, il secondo ve lo abbiamo risparmiato… Così per inquadrare il fenomeno letterario non siamo andati oltre il dittico:

  • se L’ultimo capodanno “è una scommessa interessante… tra commedia all'italiana e orrore pulp”,

  • Io non ho paura ha la forza dirompente di un dramma “solare” in cui le immagini su pellicola compenetrano la tensione emotiva di una narrazione in bilico tra l’innocenza (perduta) dell’infanzia e l’incombente barbarie di un mondo adulto da rifondare. Un’opera che ribadisce la qualità di scrittura di Niccolò Ammaniti e dà a Salvatores un imprinting autoriale che va ben oltre i riconoscimenti dell’oscar e di tanti altri confortanti risultati al botteghino. Della serie: anche un buon soggetto può perdersi nell’impaccio di una messa in scena non adeguata; un valido regista ha pur sempre bisogno di un vero script su cui lavorare. Banale, ma una volta di più verificabile!

ezio leoni

 

lunedì 5 maggio

Camille Claudel

Bruno Nuytten

Francia 1988

lunedì 12 maggio

I lunedì al sole

Fernando León de Aranoa

Spagna 2002

lunedì 19 maggio

L’ultimo capodanno

Marco Risi

Italia 1998

lunedì 26 maggio

Io non ho paura

Gabriele Salvatores

Italia 2003

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