Tutti per uno
(Les
mains en l'air)
Romain Goupil -
Francia
2010
- 1h 30' |
Se
gli adulti non tollerano, nicchiano o fanno gli struzzi, ci pensano i più
piccoli a salvaguardare i diritti umani, nella fattispecie dei sans
papiers: una banda di alunni elementari fa quadrato attorno a Milana,
compagna cecena che rischia l'espulsione. Già leader del maggio francese
al liceo, Romain Goupil torna sui banchi per stigmatizzare l'abominevole
politica sull'immigrazione di Sarkozy: dalla sua, la cognata di monsieur
le president, Valeria Bruni Tedeschi, che incarna la 'posizione
minoritaria ma giusta', l'appoggio senza se e senza ma ai migranti
clandestini. Che dirà la première soeur Carlà? Chissà, prologo ed epilogo
sono datati 2067, con Milana e il suo ex amichetto Blaise che rammentano
l'assurdità della loro infanzia violata dal Sistema, ma la speranza
implicita di
Tutti per uno
è che già oggi si possa intenderla così... |
Federico Pontiggia - Il Fatto Quotidiano |
Un
film francese, che aggiorna ai tempi di Schengen la tradizione
francesissima del cinema sull'infanzia come scuola di libertà. Da Jean
Vigo al bellissimo
Stella,
passando naturalmente per Truffaut, non si contano infatti i film
d'oltralpe che cercano nel mondo dei bambini la traduzione concreta dei
principi predicati dalla Rivoluzione francese, libertà, uguaglianza,
fraternità. Come se solo l'assoluto naturale dell'infanzia consentisse di
praticare quelle virtù fino in fondo.
Tutti per uno
dunque, perché spesso sono i bambini ad avere qualcosa da insegnarci, non
viceversa, come provano i piccoli protagonisti del bel film di Romain
Goupil [...] Diviso fra l'orrore delle leggi e lo stupore dell'infanzia,
l'emergenza dei sans papiers e l'urgenza del crescere tutti insieme,
Goupil segue il suo colorito gruppetto di protagonisti senza mai perdere
d'occhio gli adulti, anzi ne registra le incertezze e la cautela,
l'indignazione e la tendenza al compromesso...
|
Fabio Ferzetti - Il Messaggero |
Forse
è per la sua connotazione naturalista che il cinema francese sa
rappresentare con tanta spontaneità il mondo infantile. Conferma questa
innata vocazione
Tutti per uno,
deliziosa commedia con la quale Romain Goupil - partendo dall'astratta
cornice di un 2067 dove si direbbe che questi problemi sono stati superati
- propone il dramma attuale dei sans papiers, a rischio di espulsione
anche se si tratta di scolaretti. [...] Del film sono felici l'intuizione
di affidarsi al punto di vista puro e non ideologico dei ragazzini; e la
freschezza, la grazia e l'umorismo del racconto. Sullo sfondo, fra
assemblee, dibattiti familiari e interventi di polizia, appaiono anche gli
adulti, fra i quali spicca una mamma che si batte dalla parte dei piccoli
ribelli contro la politica anticlandestini di Sarkozy. La impersona con
pasionaria sensibilità Valeria Bruni Tedeschi, sorella di Carla Bruni: e
voilà!. |
Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa |
promo |
Un film che
comincia nel 2067, ma torna ai giorni nostri per raccontare un
mondo che non esiste più, quello dove i clandestini venivano
rimpatriati da un giorno all'altro e i bambini sans papier sono
costretti ad abbandonare la scuola, gli amici, il quartiere.
Difficile affrontare un problema così logorato dalla cronaca in
modo più spiazzante: girato ad altezza bambino questo film alla
Truffaut può contare su uno straordinario cast di piccoli attori e
sull'intensa interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi, coraggiosa
nel puntare il dito contro la politica del governo del cognato
Sarkozy. |
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