Non
si può dire che Ethan Hawke, scrittore e regista, non sia stato
segnato dalle sue esperienze giovanili d’attore. La sua opera seconda
si anima del chiacchiericcio sentimentale di
Prima dell’alba e
dell’incertezza della X-generation enunciata da
Giovani, carini e disoccupati.
Gli anni ‘90 sono lontani ma William e Sara hanno le stesse incertezze
esistenziali, si amano con alterna passione, soffrono perché non sanno
capirsi, si parlano addosso… Il pregio di
The Hottest State
(il Texas, ma anche “il punto di maggiore intensità dell’amore
nelle sue fasi iniziali”) sta in una complessità psicologica che
il bravo Mark Webber (William) riesce a esprimere in allegra spontaneità e
tormentati dubbi: l’una gli viene, nel racconto, dal suo mestiere
d’attore (sconclusionate e dotte le sue serenate sotto le finestre di
lei), gli altri sono il risultato di un rapporto genitori-figlio di
squallida disaffetività. La madre (Laura Linney) sembra aver perso le
coordinate per una qualsiasi emotività relazionale, il padre (Ethan
Hawke) l’ha abbandonato all’età di otto anni e lui non riesce a
sedimentarne l’assenza. L’incontro con Sara (Catalina Sandino Moreno),
bellezza latina e folksinger ispirata, gli da una serenità appagante e
un’intesità sentimentale inaspettata. Ma quando lei, schiva e
autoreferenziale, decide di non proseguire la relazione, William
piomba in un’insicurezza profonda che sembra senza sbocco. Alla forza
di presentarsi alla porta della casa paterna per un amaro incontro
chiarificatore corrisponderà una maturazione personale che riuscirà a
conferirgli la consapevole accettazione di essere “orfano”. |
ezio leoni - Il Mattino di Padova 3 settembre 2006 |
promo |
Ethan Hawke, attore in pellicole generazionali come Prima dell'alba e Giovani, carini e disoccupati, questa volta dietro la macchina da presa per mettere in scena la storia del suo alter ego William, attore ventunenne giunto a New York dal Texas in cerca di fortuna. La troverà per caso in un locale underground grazie all'incontro con la bella aspirante cantante Sarah, giovane inquieta e lunatica che lo condurrà in un viaggio fisico ed emotivo verso il Messico, verso la scoperta dell'amore vero e verso la dolorosa transizione all'età adulta. Il respiro di The Hottest State è quello giusto, romantico-giovanilista (frizzante nei dialoghi, supportato da una fresca colonna sonora), debole forse la sceneggiatura per reggere fino in fondo lo stiracchiarsi della love-story, ma la regia di Hawke risulta curata e amorevolmente “stretta” sui personaggi... |
TORRESINO
- maggio 2007