Testimone a rischio Pasquale Pozzessere - Italia
1996 |
Cinema
italiano atto secondo. Dopo lo straripante simpatia de
Il ciclone
e l'iper-contaminazione di Nirvana
ecco due film "attigui"
nella scelta d'impegno civile, ma ben distinti nella concretezza realizzativa:
Testimone
a rischio
e La tregua.
Il primo si fa apprezzare per il coraggio compositivo con cui il giovane
Pasquale Pozzessere rielabora nella finzione filmica l'odissea (vera !)
di Pietro Nava, testimone oculare del delitto Livatino. L'omicidio del
giudice di Agrigento (21 settembre 1990) sconvolse l'opinione pubblica
e travolse letteralmente la vita di Nava, cittadino "qualunque":
buona posizione sociale, viaggiatore di commercio, moglie e due figli.
Preso sotto tutela dalla polizia egli conosce via via la paura, l'isolamento,
la nevrosi del testimone speciale, protetto da possibili ritorsioni,
ma defraudato della propria identità. Il calvario suo e della
sua famiglia è fedelmente argomentato da Pozzessere che scarnifica
la vicenda dalle emozioni forti, rifugge la retorica e filma con asfittica
coerenza lo smarrimento esistenziale del protagonista. Ostico nel coinvolgimento
emotivo, ma lucido nel descrivere l'angoscia di un uomo "perduto"
nella fedeltà ad uno stato che vergognosamente lo abbandona,
Testimone a rischio merita la solidarietà del pubblico
ma difficilmente ne conquisterà il cuore. Altro
discorso per La
tregua
ben accolto al botteghino, anche se irrisolto nella convergenza compositiva:
da un parte il romanzo autobiografico di Primo Levi (la liberazione
dal campo di sterminio, il sofferto ritorno in patria), |
ezio leoni - La Difesa Del Popolo 2 marzo 1997 |