Tentazioni d'amore (Keeping the Faith)
Edward Norton - USA 2000 - 2h 10'

da Ciak (Sandro Rezoagli)

     Vedendolo in Schegge di paura, il film del suo debutto accanto a Richard Gere, non si fece fatica a pronosticare a Edward Norton un grande avvenire di attore. Vedendo Tentazioni d'amore il film del suo debutto come regista, con altrettanta sicurezza possiamo scrivere che il ragazzo è bravo anche dall'altra parte della macchina da presa. Perché la più bella commedia, in assoluto, di questo inizio stagione è proprio la sua. Diretta, interpretata, coprodotta da Norton, scritta benissimo da un trentenne, Stuart Blumberg, che proviene dall'off-off Broadway ma si é sporcato le mani nel serial comico Mad tv, e animata da un cast felicissimo. Con una conferma, Ben Stiller, una rivelazione, Jenna Elfman, e una coppia di infallibili, Anne Bancroft ed Eli Wallach. Ma anche con il regista Milos Forman, nel cameo di un navigato sacerdote cattolico che la sa molto lunga sulle pene d'amore. Le quali pene sono qui le protagoniste assolute: ma in un contesto davvero bizzarro, visto che a soffrirne sono il cattolico padre Brian (Norton) e il rabbino Jake (Stiller), innamorati della stessa donna, Anna (Jenna Elfman), loro amica d'infanzia rientrata nel trio dopo un decennio di lontananza in carriera. Insomma, una variazione lieve e spiritosissima sul triangolo "strano" alla Jules e Jim, con azzeccatissimi affondo sul bigottismo religioso, soprattutto quello ebraico, che lo sceneggiatore Blumberg deve conoscere meglio di quello cattolico. Dalla leggerezza del tocco si capisce che Norton ha imparato parecchio da Woody Allen quando é stato sul set di Tutti dicono I love you. Come regista ha due grandi qualità: sa governare i vari registri del racconto, alternando sapientemente quelli veloci della commedia e quelli più calmi del melodramma; e sa mischiare le carte dell'eros, del sentimento e della vocazione religiosa senza cadere mai nel pecoreccio, nel moralistico e nel predicatorio...

promo: Edward Norton, alla sua prima regia, mostra di aver imparato molto da Woody Allen nel raccontare New York. Amici per la pelle fin dall'infanzia un prete cattolico e un rabbino si ritrovano in competizione quando torna Anna, una loro amica d'infanzia. Una struttura di stampo classico con dialoghi brillanti e personaggi ben costruiti: una commedia lieve e divertente, una delle sorprese di questa stagione.