Schegge di paura
(Primal
Fear)
Gregory Hoblit
- USA 1996 - 2h 9'
|
da La
Repubblica (Roberto Nepoti)
Se c'è del marcio nella Grande
Mela, Chicago non pare affatto meno bacata: corruzione pubblica e privata, impunità
per la malavita, conflitti d'interessi e delitti vi allignano come tante male
erbe.È in questo clima che Martin Vail (Richard Gere), telegenico avvocato delle
cause vinte, è diventato una star della giustizia spettacolo. Quando la metropoli
è sconvolta da un delitto particolarmente efferato (ma Veil sconsiglia alla
bionda collega l'aggettivo, troppo colto per pronunciarlo in tribunale), quello
dell'arcivescovo della diocesi, il legale assume gratuitamente la difesa del
presunto colpevole: Aaron (Edward
Norton), un ragazzino spaventato e balbuziente
che era fra i protetti della vittima. Tutte le prove sembrano congiurare contro
il giovane, che la psicologa interpellata da Vail (Frances McDormand, la protagonista
di Fargo) scopre afflitto dalla - ormai cinematograficamente dilagante - sindrome
da personalità multipla. Come potrà l'avvocato demolire l'architettura degli
indizi? Mentre cerca una via d'uscita, il difensore scopre gli affari loschi
del procuratore generale con la curia nonché gli altarini del vescovo, che si
dilettava a girare cassette porno. Ma l'epilogo comporta un bel ribaltamento
delle previsioni, che (una volta tanto) vale la pena di scoprire andando al
cinema. Schegge di paura, che ha sbancato i botteghini americani e sta incassando
benissimo anche da noi, non fa paura come vorrebbe il titolo italiano: il suo
genere è piuttosto il "legal thriller", dove non manca l'azione ma i colpi di
scena sono soprattutto quelli dialettici, riservati all'aula di tribunale...
Richard Gere indossa elegantemente la parte del personaggio principale:
in apparenza yuppie cinico disposto a difendere anche il vampiro Dracula per
la gloria e il dollaro, in realtà Don Chisciotte in completo firmato, dentro
cui sonnecchia (ma lui lo confessa soltanto sotto whiskey) la concezione rousseauiana
di una natura umana fondamentalmente buona.
cinema Lux febbraio-aprile 2001 - personale