Se solo fosse vero (Just like heaven)
Mark Waters - USA 2005 - 1h 35'


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da Il Corriere della Sera (Maurizio Porro)

        La commedia paranormale dei fantasmi galanti è sempre piaciuta perché assicura l'happy end e questa versione new age di Mark Waters è un Ghost aggiornato alla donna in coma lanciata da Almodóvar. Si racconta la love story nella San Francisco di Hitchcock, dove le donne vivono due volte, del depresso, distinto macho Mark Ruffalo con la «presenza» di Elizabeth, dottoressa in carriera vittima di un incidente. Pretende coabitazione, in realtà giace in ospedale fino al bacio del principe che, consapevole, la risveglierà. Sentimentalismo romantico alla Ghost con l'innamoramento di puro spirito, offerto dalla legally blonde Reese Witherspoon Oscar come compagna di Johnny Cash. Circumnavigando su temi grossi come l'eutanasia, la commedia fugge dal macabro grazie a una buona sceneggiatura e fa l'en plein di simpatia con gli interpreti.

da La Stampa (Alessandra Levantesi)

        In teoria è una commedia soprannaturale, di quelle che Hollywood produce da decenni con i fantasmi che tornano sulla terra per sistemare le cose lasciate in sospeso e proteggere i propri cari. Ma la Elisabeth di Se solo fosse vero, ispirato all'omonimo bestseller Et si c'était vrai... del francese Marc Levy, non è esattamente una presenza ectoplasmatica: emana anzi l'accattivante concretezza di colei che l'incarna, ovvero la neo diva Reese Witherspoon, insignita a marzo dell'Oscar alla migliore attrice per Quando l'amore brucia l'anima. Minuta, bionda, solare, graziosa e determinata senza essere saccente, Reese è la ragazza della porta accanto che ogni uomo sensato dovrebbe desiderare: ad affidarsi nelle sue mani, c'è da scommettere che si possono dormire sogni tranquilli, di sicuro saprà risolvere ogni problema con grinta e naturalezza. Ed è questo aspetto del suo carattere a rendere accettabile la soprannaturale favoletta.
Medico in un ospedale di San Francisco, Elisabeth è una giovane donna tutta dedita al lavoro, il che le impedisce di avere una vita sentimentale. Architetto di giardini, David (Mark Ruffalo) è un giovane uomo triste: da quando sua moglie è morta ha perso la voglia di vivere e trascina un'esistenza apatica bevendo una birra dietro l'altra. Le strade dei due si incrociano per volere del Fato: quando lei ha un incidente di auto, lui prende in affitto la sua casa con vista panoramica sulla baia e se la trova davanti in versione puro spirito. All'inizio è un continuo battibecco. David è sconvolto all'idea di dialogare con una sconosciuta che passa attraverso i muri, mentre Elisabeth, credendosi in carne e ossa, vorrebbe cacciare l'intruso, finché come prevedibile i due cuori solitari si scopriranno anime gemelle. Non racconteremo in che modo, ma tutto in questa vicenda dai risvolti anche tragici si svolge gaiamente secondo i ben oliati canoni della commedia romantico-brillante. E la coppia Witherspoon/Ruffalo, definita dal regista Mark Waters «serendipitosa», funziona.


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Appena trasferito nel nuovo appartamento di San Francisco, David (Mark Ruffalo) trova Elizabeth (Reese Witherspoon), una bella ragazza che sostiene di essere la legittima proprietaria della casa, ma che risulta essere invece lo spirito (inquieto) di una donna morta. Sarà veramente così o si tratta di una faccenda più complicata? Sulla falsariga di Ghost una favola d'amore, che supera i confini del mondo fisico e metafisico e, grazie ad uno script sornione ed alla perfetta coppia protagonista, non delude quanti amano ritrovare nel cinema lo stile garbato della commedia romantico-brillante.

TORRESINO - aprile/maggio 2006
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