Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line
James Mangold - USA 2005 - 2h 16'

miglior attrice protagonista (REESE WITHERSPOON)


sito ufficiale

da Film Tv (Emanuela Martini)

        Buttate via il titolo italiano e conservate l’originale: Walk the Line, dalla canzone più celebre di Johnny Cash, I Walk the Line, cioè “cammino lungo la linea”, “rigo dritto”, sempre in bilico fra la vita e il baratro. Questo fu Johnny Cash, idolo rock venuto dall’America rurale e dalla Grande Depressione, con un padre duro e astioso (il figlio maggiore, e preferito, era morto ragazzino), autodidatta alla chitarra, scontroso e insicuro, che un giorno durante un provino fiacco con la sua band improvvisata si sentì apostrofare dal discografico: «Se un camion ti investisse e ti restasse un solo minuto, cosa canteresti?». E allora, arrabbiato, cominciò a cantare “I shot a man in Reno”, ho sparato a un uomo a Reno solo per vederlo morire. Battente, memore della disperazione dei vagabondi e dei diseredati, corrucciato. Era la metà degli anni ‘50, Cash diventò famoso, girò tutta l’America in tour con Jerry Lee Lewis, il giovane Elvis Presley e June Carter, si sfinì con la droga, si risollevò. Walk the Line comincia al momento del famoso concerto tenuto nel 1968 nella prigione di Folsom, torna indietro in flashback, poche battute chiare sull’infanzia di Johnny, il servizio militare in Europa e le prime composizioni, Memphis e il primo matrimonio, la musica, il grande amore. A differenza della maggior parte delle biopic non vuole raccontare tutta la storia del protagonista, ma solo “quegli” anni (dal 1954 al 1968) e soprattutto “quella” storia: la bellissima storia d’amore tra Johnny Cash e la cantante June Carter che, per dieci anni, riuscirono ad amarsi soltanto davanti a 10.000 persone, sul palcoscenico, e si sfuggirono nella vita privata. «Ti vesti di nero perché non hai trovato altro. Hai inventato quel sound perché non sai suonare bene. Hai tentato di baciarmi perché non volevi. Quando ti decidi a prenderti una responsabilità?», gli chiede June all’inizio della loro amicizia. E intanto sposa altri due uomini coi quali fa dei figli, mentre Johnny, autodistruttivo ed elettrizzato, si allontana dalla moglie, beve, si droga, sprofonda. Finché June non lo rimette in sesto. Non un film di regia, ma di musica (curata da T Bone Burnett), di sceneggiatura (di Gill Dennis e James Mangold film precedente in archivio, dalle autobiografie di Cash) e d’interpretazione: Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon (anche cantanti) sono magnifici e appassionati.

 

da L'Unità (Alberto Crespi)

        Con la consueta fiducia nel pubblico italiano, i distributori hanno ribattezzato Walk the Line con il titolo Quando l'amore brucia l'anima, sperando che nessuno si accorga che è un film sulla vita di Johnny Cash: sapete com’è, il vecchio Johnny era «solo» uno dei cantanti country più famosi del ‘900, ma è molto probabile che gli italiani selvaggi, drogati dal rock e da Pavarotti, non sappiano nemmeno chi è! Figurarsi se sanno, i buzzurri suddetti, che Walk the Line è una delle più importanti canzoni del nostro eroe e che il suo titolo (significa «camminare sul filo») racchiude tutta la sua vita spericolata, ma spericolata davvero!, non come quella pantofolaia di un Vasco Rossi qualsiasi.
Cresciuto nell’America profonda della Depressione, forgiato dal servizio militare in Europa (in Germania, come Elvis). dedito ad ogni tipo di sostanza (stupefacente e non) che potesse «tenerlo su» durante una frenetica carriera di concerti, incisioni e crisi matrimoniali, Cash è stato un vero eroe maledetto della musica popolare americana. Noi europei leghiamo l’idea di maledizione al rock e al jazz e dimentichiamo spesso due cose: che anche il country ha avuto i suoi lati oscuri e che tra gli anni ‘50 e ‘60 era assai limitrofo al rock’n’roll, al punto che Cash girava l’America in tour accanto a rocker come Elvis Presley e Jerry Lee Lewis.
Il film racconta soprattutto questo periodo, il più turbolento della vita di Cash, e si impernia sul controverso rapporto con la grande cantante June Carter che diverrà la sua seconda moglie. E un film accurato, pieno di belle canzoni, drammatico, toccante: non esce dal canone del film biografico, ma ne costituisce un esempio di eccellenza. James Mangold, il regista di
Copland, cullava questo progetto da anni e aveva ottenuto l’ok di Cash e di sua moglie prima che entrambi morissero a pochi mesi l’uno dall’altra, nel 2003.. Sia Johnn, sia June avevano scelto, incontrato e «benedetto» i rispettivi interpreti: quindi è doppiamente commovente vedere quanto sono bravi Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon nei loro panni. Tra l’altro cantano loro, i due ragazzi, e se la cavano benissimo.

promo

Walk the line, dalla canzone più celebre di Johnny Cash, “cammina lungo la linea”, “riga dritto”. Consiglio utile se sei sempre in bilico fra la vita e il baratro. Così fu Johnny Cash, idolo country-rock venuto dall’America rurale e dalla Grande Depressione. Il film racconta il perido più turbolento della sua vita Cash, e si impernia sul controverso rapporto con la cantante June Carter che diverrà la sua seconda moglie. Un film accurato, pieno di belle canzoni, drammatico, toccante. E con due interpreti magnifici e appassionati: Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, consacrata con l'OSCAR PER LA MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA.

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