Per
Romance & Cigarettes,
sua terza creatura cinematografica,
Turturro ha scelto il
musical,
ma il modo è piuttosto pretestuoso; un mezzo per sdrammatizzare la
materia offerta, la tematica hard che l’attore-regista ha voluto fare
propria fin dallo script (anch'esso a sua firma).<<
Probabilmente il suo affrontare in questo periodo anche il grande
Eduardo (De Filippo) – a gennaio 2006, infatti, interpreterà in
americano, nientemeno che al Teatro Mercadante di Napoli, uno dei suoi
cavalli di battaglia – tornando simbolicamente alle sue origini
attorial-teatrali, lo ha indotto a recuperare appunto, qualcuna tra le
più banali ma sempre problematiche vicende della vita di ognuno:
matrimonio, adulterio, rientro in famiglia, definizione con
pseudo-lieto fine di una esistenza.
Niente di così nuovo, dunque, ma Turturro, in virtù di un’ottima dose
di un'equilibrata - pur se in apparenza folle - ironia ("‘metodo"
forse acquisito nella lunga frequentazione dei fratelli Coen, qui
produttori esecutivi), riesce a divertire raccontando seriamente.
Grazie anche all’interpretazione di alcuni mostri sacri di cui si è
potuto avvalere, quali Susan Sarandon o James Gandolfini; ma la vera
"rivelazione" è Kate Winslet: irriconoscibile, bellissima, volgare,
oscena persino, sontuosamente viscerale come una Anna Magnani, seppur
in tutt’altra cifra recitativa.
E fondamentale è, ovviamente, la colonna sonora, per lo più composta
da vecchie canzoni, anche italiane. Come Quando m’innamoro,
un pezzo cantato da Anna Identici (che fece epoca ad un qualche
lontano Festival di Sanremo), in realtà cover di Man Without
Love o la sempreverde Delilah,
nell'interpretazione dell’inossidabile-sempreverde- romanticissimo
rubacuori Tom Jones. Brani che nel contesto narrativo assumono un tono
di mostruosa ironia, proprio perché usati per rimarcare situazioni
tragiche, per stravolgerle, sdrammatizzarle; fino a renderle almeno
vivibili, umanamente accettabili.
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