Il
lato positivo
- Silver Linings Playbook
David O. Russell
- USA
2012
- 1h 57' |
|
miglior attrice protagonista (JENNIFER LAWRENCE) |
Non
è la prima volta, e non sarà l'ultima, che una coppia sbiellatissima
trasforma una storia romantica in qualcosa di accettabile perché le
dinamiche sono date ma stravaganti con dialoghi e situazioni irresistibili
nel loro essere spiazzanti e spudorati. E già questo basterebbe per
acchiappare l'attenzione, ma David O. Russell (che si era messo
recentemente in evidenza con The Fighter)
si spinge oltre, grazie a un cast di portata raffinata. Cominciamo dal
protagonista Bradley Cooper, uno dei giovanotti che aveva fatto schizzare
alle stelle il divertimento nelle sale come Phil nelle
Notti da leoni. Il
suo Pat junior è un po' parente di Phil, solo che questa volta va in
sottrazione chimica (non prende le medicine, forse perché è stato anche
Eddie in
Limitless)
quindi il suo approccio singolare è più naturale. Accanto a lui la giovane
vedova Jennifer Lawrence (fresca di Oscar, l'unico per il film che aveva
ottenuto ben otto nominations), una forza della natura sinora ingabbiata
da lavori in cui non si chiedeva interpretazione, solo presenza. Ecco poi
Pat senior, un De Niro sublime nella parte di un uomo che ha perso il
lavoro, ha avviato un giro di scommesse e punta all'apertura di un
ristorante, ma è esasperato dalla scaramanzia e dalle mattane che il
figlio ha ereditato da lui, oltre che supertifoso dei Philadelphia Eagles.
Poi c'è mamma Dolores, Jackie Weaver che offre un ritrattino fantastico
della forza femminile di fronte ai compulsivi comportamenti dei maschi di
famiglia. Il titolo originale si compone di due diversi dati: 'Silver
Lining' sta per la luce che si intravede quando finiscono le nuvole,
quindi si tratta della versione più poetica e sfumata del «dopo la
tempesta ritorna il sereno»», mentre il 'Playbook' è il quaderno degli
schemi del football, sorta di bibbia di Pat sr. Un inno all'ottimismo
realizzato con tale eccentrica maestria da essere già in lista per
diventare un classico. |
Antonello Catacchio -
Il Manifesto |
Forse la scena
chiave di
Il
lato positivo è
quando il protagonista dopo una notte passata a leggere 'Addio alle armi'
di Hemingway getta il libro dalla finestra, infuriato dal tragico finale
laddove fortissimamente aspirava a un happy end. Con quel gesto Pat -
trentenne di Philadelphia reduce da una degenza di otto mesi per curare
una sindrome bipolare - esprime il suo terrore di essere risucchiato nel
baratro depressivo a dispetto dell'ottimistica fede nella vita che
proclama di aver riconquistato. (...) Pur consapevole dei risvolti
dolorosi del tema affrontato (suo figlio Matthew è afflitto dal medesimo
disturbo di Pat), il regista David O'Russell ha scelto di accentuare del
romanzo ispiratore
L'orlo
argenteo delle nuvole di Matthew Quick (...) i
toni di commedia: rifacendosi non tanto al consolatorio «feel-good movie»,
quanto alla classica «screwball comedy» in voga negli anni 30/40 dello
scorso secolo, dove i personaggi erano pazzerelloni che si ficcavano in
situazioni assurde, sovvertendo il perbenismo borghese. Certo
Il
lato positivo
parla di psicotici e non di tipi eccentrici; e tra l'altro il padre di Pat
(un ottimo Robert De Niro), superstizioso ossessivo e scommettitore
compulsivo, non sembra molto più sano del figlio. Tuttavia il frenetico,
vitalistico ritmo impresso da O'Russell al film fa scattare una molla di
divertimento che il sottofondo di angoscia rende intrigante e non banale.
Otto candidature magari sono un'esagerazione, ma la commedia è ben
strutturata, i dialoghi brillanti, gli interpreti tutti bravi; e i
protagonisti Bradley Cooper e Jennifer Lawrence (premiata con l'Oscar alla
migliore attrice) sono straordinari nello scivolare, in complice alchimia,
dall'aspra follia della disperazione alla dolce follia dell'amore. |
Alessandra Levantesi Kezich -
La Stampa |
Il
lato positivo di
David O. Russell, che dopo The Fighter
continua a indagare la middle (e lower) class americana, intercettando
nevrosi personali e psicosi familiari, ma senza fare dei suoi amati
personaggi delle marionette sociologiche. Qui spunta anche l'amore, ma è
difficile definire genere e registri: dramma o commedia, sentimentale o
sportivo, tutto si fonde senza sforzo, tesi o ferraglia drammaturgica,
riservando freschezza e qualche bella sorpresa. Un Lato più che positivo,
dunque, da consigliare caldamente ai nostri sceneggiatori: da quanto non
ci riesce un film così? Non perdetelo. |
Federico Pontiggia - Il
Fatto Quotidiano |
promo |
Pat Solatano (Bradley Cooper) è un uomo che ha sempre visto il
lato positivo di ogni cosa, convinto che non tutto il male venga
per nuocere. Mantiene il suo ottimismo inalterato anche dopo che
la moglie lo ha lasciato per un altro uomo, mandandolo in un
ospedale psichiatrico. Una volta dimesso, poi, a malincuore è
ritornato a vivere con i genitori e in lui è maturata la decisione
di poter cambiare se stesso in base ai desideri dell'amata e
poterla riconquistare. Le buone intenzioni però non danno i
risultati sperati, almeno fino a quando non incontra Tiffany
(Jennifer Lawrence, meritatissimo l'oscar), una bellissima ragazza
i cui sogni sembrano essersi infranti nel momento in cui il
destino ha preso una piega inaspettata. Improvvisamente, le loro
disastrate esistenze si trovano a una svolta...
L'adattamento dell'omonimo romanzo è capace di inserire parentesi
di humour anche tra terribili scenate casalinghe: Russell è capace
di sfumare relazioni, liti e nostalgie con un'amabile attenzione
per gli angoli nascosti della vita. È difficile definire genere e
registri: dramma o commedia, sentimentale o sportivo, tutto si
fonde senza sforzo, tesi o ferraglia drammaturgica, riservando
freschezza e piacevoli sorprese. Un inno all'ottimismo realizzato
con tale eccentrica maestria. |
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