Kolya  Jan Sverak - Repubblica Ceka 1996 - 1h 45'
Il prigioniero del Caucaso (Kaukazki Plennik)  Sergei Bodrov-Russia 1996 - 1h 35'


        [...] Kolya (oscar per il miglior film straniero) e Il prigioniero del Caucaso (nomination nella stessa categoria) sono due classici film d'essai, coerenti ad un'idea di cinema pregnante di contenuti e calibrato nello stile. Il primo, firmato da Jan Sverakfilm successivo in archivio, rilegge con i toni della commedia la stagione umana (e politica) che precedette in Cecoslovacchia la primavera di Praga, mescolando l'esistenza di un musicista scapolo e dissidente con quella di un ragazzino russo affidatogli in paternità coatta. Tanto Kolya è lieve e sentimentalmente accattivante, tanto Il prigioniero del Caucaso è lacerante e impietoso nella sua denuncia contro la guerra e contro l'odio che l'accompagna. Come causa e come effetto. Una fiaba nera che vive di realismo, ma si libra alta nella metafora, ove la pietà è un "pericolo incombente" e i fantasmi acquistano una gioviale concretezza. Nella fallita trattativa per lo scambio di prigionieri (tra ceceni e esercito russo) restano memorabili le sofferte figure dei genitori (il vecchio guerrigliero da una parte, la spaesata maestra russa dall'altra) e la descrizione, tra rassegnato fatalismo e disperata umanità, della prigionia dei due soldati dell'Armata Rossa. La morale non lascia spazio a divagazioni etniche: in ogni guerra, non solo in quella del Caucaso, è il genere umano a trovarsi alfine in ostaggio del proprio assurdo combattere.
Se l'onore "delle armi" al botteghino va a due film d'essai, rimane comunque ineccepibile, come evento del periodo, la folgorante ricomparsa della trilogia di
Star Wars...

ezio leoni - La Difesa Del Popolo  11 maggio 1997