Hair
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…Per
Berger (Treat Williams) invece la guerra e il Vietnam sono una realtà
incombente e ostile, da osteggiare bruciando le cartoline di precetto,
bivaccando nel parco, vivendo la frenesia del corpo, della danza,
dell’”erba”. In
Hair
(Milos Forman – USA, 1979) l’era dell’Acquario aleggia, salvifica, per una
generazione che sta scoprendo una nuova
coscienza
di sé,
proprio come Claude Bukowski (John Savage) che dall’Oklahoma arriva a New
York e scopre se stesso, apre gli occhi su nuove esperienze, sull’amore
(per Sheila - Beverly D'Angelo), su un inebriante percorso di
trasgressioni. L’ultima, fatale, sarà lo scambio di persona, nella base
militare, tra lui e Berger. Quando arriva la chiamata del nuovo
contingente è Gorge Berger, che ha già sacrificato i suoi capelli per
amicizia, che immolerà se stesso sostituendosi a Claude, che è “in libera
uscita” a festeggiare con Sheila e gli altri. Irregimentato nella truppa,
Berger sale sul cargo diretto in Vietnam, canta rassegnato “I’m Claude”
e l’immagine che segue è quella di Claude, Sheila, Hud, Jeannie e Woof di
fronte alla sua tomba, in un immenso cimitero militare. Esplodono le note
di Let The Sunshine
In
e una folla di giovani riempie lo schermo, si assiepa davanti ai cancelli
della Casa bianca… La generazione del ’68 potrà tenersi i suoi amati
capelli, ma non potrà riavere indietro George Berger e tante altre vite
bruciate sul fronte asiatico. |
ezio leoni - Se Caronte è un gigantesco coniglio bianco… [IL VIAGGIO DELL'EROE - edizioni Falsopiano] |