Il gobbo di Notre Dame (The Huchbak of Notre Dame)
Gary Trousdale e Kirk Wise - USA 1996 - 1h 26'
[animazione]

  

      Meglio Victor Hugo o Gianni Rodari? Quesito ambiguo e forse fuori luogo per l'impari confronto natalizio per il 34esimo, magniloquente lungometraggio di casa Disney (Il gobbo di Notre Dame) e il timido ritorno sulla scena dell'animazione italiana (La Freccia Azzurra). Per quest'ultimo abbiamo già espresso il nostro consenso nell'appuntamento del festival di Venezia. [...]
   Emozioni ben più forti ed un'architettura d'immagini di tutt'altra levatura per il grandioso
Gobbo di Notre Dame che riconcilia con la ricca tradizione Disney dopo la melensa delusione di Pocahontas. La ricercatezza formale e la solidità narrativa, che rimandano al progetto artistico di La Bella e la Bestia (la regia è la stessa, affidata alla coppia Trousdale-Wise), ne fanno un film solo indirettamente dedicato ai più piccoli e capace di meravigliare e convincere un pubblico più che mai vasto e composito, con una storia di meschinità e di pulsioni inusitate per i personaggi disneyani. Il gobbo Quasimodo è un eroe segnato dalla mostruosità (ma ricco di umanità e simpatia), rinchiuso nelle torri di Notre Dame dal suo truce "padrone", il funzionario Frollo. Il racconto coinvolge tre statue chiacchierone (l'animazione di animali o cose è il pezzo forte della miglior scuola cartoonistica), la seducente zingara Esmeralda (le sua femminilità turba oltre misura anche Frollo), il leale capitano Febo. Ma la vera protagonista è lei, la splendida cattedrale di Notre Dame con le sue arcate buie e le sue sgargianti vetrate policrome, meandri di bifore e colonnati, balaustre e parapetti da vertigine. La tecnica d'animazione digitale fa faville nel parafrasare i movimenti della macchina da presa: ardite inquadrature a perpendicolo, carrelli laterali velocissimi, voli di sky-cam che s'allontana sinuosa allargando d'improvviso la visuale sopra i tetti di Parigi... Come in un grande musical hollywoodiano l'amore trionferà tra i divi di turno (Esmeralda e Febo), ma anche Quasimodo vincerà la sua battaglia per affrancarsi da Frollo e conquistare il rispetto di tutti. Il campanaro di Notre Dame entra insomma di diritto nella galleria-Disney e pure Hugo, come Grimm, Collodi, Perrault e tanti altri, dovrà rassegnarsi a perdere, nell'immaginario collettivo, un po' della paternità del suo personaggio.
Se l'impatto scenico del
Gobbo è davvero straordinario, lo strapotere del suo battage pubblicitario non gli è da meno: un'invasione di gadget e ben 500 sale cinematografiche che in occasione del Natale l'hanno in programmazione in tutta Italia. Chissà se qualcuno si accorgerà anche della Freccia Azzurra con solo 31 copie piazzate in altrettante città?

ezio leoni - La Difesa del Popolo - 29 dicembre 1996

Curiosità da Notre Dame De Paris

· Le tre statue che fanno da tutori a Quasimodo (due personaggi maschili e uno femminile: Victor, Hugo e Laverne) hanno una precisa classificazione architettonica. Sono dei "Gargoyles", doccioni in pietra classici del gotico nordico.

· Di grande effetto (e piccolo scandalo) la sequenza in cui Frollo, posseduto dalla passione per Esmeralda, la vede materializzarsi nelle lingue di fuoco del caminetto. Le pareti della stanza si dilatano minacciose e i suoi sensi di colpa prendono forma in un'incombente assise di severi giudici, rosso-vestiti e senza volto.

· E' rintracciabile un omaggio a Gli uccelli di Alfred Hitchcock. La scena è quella del finale, quando uno stormo di passerotti si abbatte su Frollo, che sta mettendo al rogo Esmeralda.

· Una vera chicca (fateci attenzione) è l'autocitazione dei registi Trousdale e Wise che in un'inquadratura, dall'alto della cattedrale, mostrano passeggiare per le strade di Parigi proprio la "loro" Belle (La Bella e la Bestia) mentre legge uno dei suoi amati libri.

· Lieve censura nella canzone-preghiera con cui Esmeralda si rivolge a Dio perché aiuti i "derelitti". Nella versione originale i "fedeli" le fanno eco con uno sfacciato inno alla cupidigia ("fama, gloria e tutto l'amore che si può possedere"); in italiano il ritornello del coro si riduce ad un morigerato "l'amor e la gioia del cuor".

· Note di realizzazione: 620 sono stati i tecnici e gli artisti in attività nei 3 studios allestiti in California, Florida e Francia (con collegamento audio-video in funzione 24 ore su 24 per mesi). Le voci originali sono di Tom Hulce (Quasimodo), Demi Moore (Esmeralda), Kevin Kline (Febo). Nel doppiaggio la voce del Gobbo è di Massimo Ranieri.

· Tra i "gobbi" cinematografici vanno ricordati quello di Lon Chaney nel 1923 (un muto di Wallace Worsley), il Charles Laughton di Notre Dame (William Dieterle - 1939) e l'Anthony Quinn del Notre Dame de Paris (1956). C'è anche una performance di Anthony Hopkins, ma il suo Hunchbak of Notre Dame, diretto da Michael Tuchner nel 1982 è un prodotto televisivo mai edito in Italia.