Tre colori - Film Rosso (Trois couleurs. Rouge)
Krzysztof Kieslowski - Francia/Svizzera/Polonia 1994 - 1h 36'

  

      Il film di Krzysztof Kieslowski era particolarmente atteso perché viene a chiudere la trilogia del maestro polacco, cadenzata dai colori della bandiera francese e liberamente ispirata ai principi di liberté, égalité e fraternité. Chi è rimasto ammaliato dal fascino maestoso e introspettivo di Film Blu (ricordate il tormento di Juliette Binoche sul contrappunto del Concerto per l'Europa, scritto a due mani col marito scomparso?) o si è lasciato sfuggire l'ironia sottile di Film Bianco (davvero spiazzante, al confronto, nella sua contraddittoria ricerca delle "pari infelicità"), ora si trova di fronte ad un registro stilistico ancora diverso. Film rosso ha l'andamento lento e frammentato di una fraternità esistenziale sublimata nella capacità di compromettersi con il destino. Dopo la Francia (sentimentale!) e la Polonia (degradata!) stavolta siamo nella inappuntabile (?!) Svizzera, a Ginevra: c'è Valentine (Irène Jacob), una modella che fa amicizia con un misantropo giudice in pensione (Jean-Louis Trintignant), il quale passa il suo tempo intercettando le telefonate del vicinato; c'è il fidanzato di Valentine che la tormenta dall'Inghilterra con la sua pressapochistica gelosia, c'è un giovane magistrato che viene abbandonato dalla sua ragazza, c'è uno strana affinità nei meccanismo del fato che accomuna quest'ultimo con il vecchio...
Ancora il caso "giudice" supremo del vivere, ancora esistenze diverse che si fondono e si confondono l'un l'altra. Anche il distaccato Kieslowski, dopo un folgorante inizio "telematico" e l'abituale sequenzialità di segnali "rivelatori" (qui i cocci di vetro oltre alle doverose evidenziazioni in rosso: il sangue del cane ferito, il manifesto pubblicitario, la tenda della doccia, le ciliege della slot-machine, gli arredi del teatro...), non resiste al traboccare delle coincidenze "conclusive" che suggellano, in un finale in bilico tra surplus narrativo e compiutezza fatalistica, l'iter esistenziale dei vari protagonisti di tutti capitoli di Trois Couleurs.

ezio leoni - La Difesa Del Popolo  29 maggio 1994