Per
i più Enrico V è uno dei tanti monarchi inglesi (1413-1422). Un minimo
di cultura superiore ed ecco spuntare il grande William Shakespeare (il suo dramma è del 1599). Fino a ieri infine la citazione
cinematografica rimandava a sir Laurence Oliver (il suo Enrico
V, del 1944, apriva la triade conclusa
da Amleto -1944- e Riccardo III
-1955), ma da oggi sarà d'obbligo
fare riferimento anche all'irlandese Kenneth Branagh
(Belfast 1960): enfant prodige del teatro britannico, fondatore
della "Theatre Renaissance Company", già biografo di se
stesso (Beginners - 1988), e ora sceneggiatore, regista ed
interprete di questa nuova versione dell'opera shakespeariana.
Con il titolo di "Branagh the Conqueror" la
rivista Time gli ha dedicato una copertina, definendolo
"l'uomo che vorrebbe essere Olivier"; lui sta
al gioco, rinverdisce il divismo autoriale, si propone
come "legittimo erede", ma evita le trappole
del paragone: "La mia versione è completamente
diversa; non ho mai avuto intenzione di competere con un
classico del cinema, un magnifico film come quello di
Olivier. Ma le commedie di Shakespeare devono venire
continuamente reinterpretate: lo si fa a teatro ma non al
cinema. L'ultimo film è stato il
Macbeth
di Roman Polanski che è del 1971!".
Vivo è infatti il rimando a Polanski in questo
Henry
V e così pure si sentono le influenze di Welles e Kurosawa, ma
il taglio moderno delle psicologie, l'incombere della delusione e
della violenza, il senso tragico della guerra sono caratteristiche
di stile che Kenneth Branagh rivendica come visceralmente personali:"Il
mio è un film scuro, sinistro e preoccupante, che sottolinea la suspense,
il tono cospiratorio della corte inglese, l'atmosfera di paranoia...
Volevo che lo spettatore si trovasse dentro la battaglia, come i combattenti,
con una visione di pochi metri quadrati intorno a loro, senza potersi
muovere, ognuno impegnato nella lotta per la sopravvivenza... La guerra
è soprattutto orrore e brutalità. Più ci pensavo e più mi convincevo
che questa tragedia doveva essere riscattata dallo sciovinismo e dall'associazione
con la seconda guerra mondiale."
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