Detachment - Il distacco
Tony Kaye -
USA
2011
- 1h 40' |
Sulla
scia del genere scolastico, che copre un arco che va dal
Seme della violenza
all'Attimo
fuggente, Tony Kaye,
regista che non perdona i costumi americani, mette in scena gli speculari
guai di un supplente di letteratura e quelli di una classe degradata.
Nasce il contatto con una prostituta baby, ma l'importante è difendersi
dal mélo di una società che chiede l'elemosina morale. Le convenzioni sono
rispettate ma il film espone la disillusione di gruppo con un bravissimo Adrien Brody |
Maurizio Porro - Il Corriere della Sera |
Sono
quasi sessant'anni che vedo film americani sulla scuola. Non tutti di gran
valore, molti però notevoli, come il primo in cui penso di essermi
imbattuto,
Il seme della violenza
di Richard Books, che proiettato alla Mostra di Venezia del '55, suscitò
le rimostranze dell'ambasciatrice degli Stati Uniti, Clara Boothe Luce,
perché, a suo dire, denigrava gli americani... Forse anche questo film di
oggi, diretto e fotografato dal regista inglese Tony Kaye, anche cantante,
compositore e pittore, potrebbe suscitare rimostranze da parte di
qualcuno, ma vanno superate non solo perché, di recente, il cinema
americano sulla scuola ci ha detto cose ben più terribili ma perché questa
nuova impresa di Tony Kaye, molto più del suo esordio con
American History X,
può convincere quasi senza riserve. Per la vitalità delle situazioni
psicologiche che affronta, per i modi spesso suggestivi con cui
visivamente le risolve. [...] Un ritratto perfetto, sia nel distacco sia
alla fine nel suo superamento. |
Gian Luigi Rondi - Il
Tempo |
Il
distacco è la condizione che Henry Barthes ha scelto per stare (in difesa)
nel mondo. [...] Tony Kaye, inglese, lo avevamo conosciuto con
American History X anch'esso un'esplorazione dello scontro/relazione tra adulti e
adolescenti, attraverso due fratelli, uno il maggiore, naziskin, l'altro
il minore pronto a imitarlo. Il distacco parla di questo, ma è pure una
storia d'amore, e una critica alla famiglia, a quell'universo chiuso di
violenza autorizzata che, al tempo stesso, è il riferimento unico e
privilegiato nelle decisioni sociali. Ed è un film sulla
scuola, anzi
sull'insegnamento, entra nell'intimità di cosa è la relazione
particolarissima tra «maestro» e «allievo», scrutandone l'alternanza di
vuoti e di pieni che mette in gioco, l'affannosa rincorsa di una verità
(possibile) dentro quella che è, proprio come il modello familiare a cui
va in sovrimpressione, un'altra geometria codificata rigidamente, dove la
possibilità di errore è forse ancora più alta. [...] Ognuno ha i suoi
angoli bui, e disperatamente cerca di muoversi, cerca degli appigli al
caos. Kaye cerca a questo stato una corrispondenza nelle immagini, nel
modo di filmare e di porre lo sguardo. A volte quasi sussurrato, in
un'alternanza temporale, vai e vieni di piani narrativi, che costruiscono
un passaggio del punto di vista. Quasi che tutto fosse già successo. O
forse tutto è ancora possibile. |
Cristina Piccino -
Il Manifesto |
promo |
Henry Barthes, è un insegnante delle scuole superiori introverso e
solitario, con un'antica ferita difficile da sanare che lo porta a
guardare il mondo intorno a sé con distacco. Chiamato per una
supplenza in una degradata scuola pubblica di periferia, Henry
entra in contatto con un universo fatto di giovani senza speranze
per il futuro, con genitori disinteressati e assenti, seguiti da
professori disillusi e demotivati. Il distacco e la mancanza di
coinvolgimento emotivo consentono ben presto a Henry di
conquistare il rispetto e la partecipazione degli studenti a cui,
nel poco tempo di cui dispone, cerca di impartire insegnamenti
significativi...Ben più che un generico "film sulla scuola
pubblica americana". Con un personaggio quasi dostoevskijano, (Adrien
Brody, bravissimo) e col contorno di bei character secondari (James
Caan, Lucy Liu, Marcia Gay Harden), il film non da nulla per
scontato e si configura come una appassionata storia di devozione e
redenzione. |
cinélite
giardino
BARBARIGO:
giugno-agosto
2012
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FILM a sorpresa! |