American
History X |
da L'Unità (Michele Anselmi)
Quasi a voler dar ragione allo scrittore Barry
Gifford, per il
quale la questione razziale continua a essere il Grande Problema
Americano, il cineasta pubblicitario Tony Kaye si inoltra, alternando
bianco & nero e colori, nel folle mondo dei naziskin losangelini. Un
mondo a parte, fanatico e organizzato, che si batte per un ipotetico white
power da contrapporre al black power delle gang nere, in una sorta di
diuturna battaglia volta alla riconquista dei singoli quartieri. Nei panni
di Derek Vinyard, testa rasata, svastica tatuata sul petto e fisico da
guerriero, lo stupefacente Edward Norton (nomination all'Oscar meritata)
condensa la follia razzista che può annidarsi in una classica famiglia
americana. Quando il padre pompiere viene ucciso da un balordo nero, Derek
si trasforma in un feroce giustiziere mitizzato dai suoi compagni d'armi
e, quel che è peggio, dal fratello minore Danny, avviatosi sulla stessa
china. In un contesto duro, disturbante, e però mai manicheo, assistiamo
così alla sofferta redenzione del giovanotto, finito in carcere dopo aver
massacrato sotto casa due ladruncoli di colore (scena terrificante) e
uscitone cambiato, ma prigioniero di un destino fatale pronto a compiersi
nel finale. Kaye impagina con la dovuta solennità una moderna tragedia
americana che potrebbe succedere dovunque...
cinema Lux
febbraio-aprile 2001 -
personale