Un amore senza tempo (Evening)
Lájos Koltai – USA 2007 - 1h 54'

    Con Un amore senza tempo l'ungherese Lajos Koltai, prestigioso direttore della fotografia (ha lavorato anche in. Italia, con Giuseppe Tornatore) e regista alla seconda prova — la prima, Fateless, parlava di un ragazzino durante l'Olocausto ed era ispirato a un romanzo autobiografico del Nobel Imre Kertész — ci dà un film teneramente romantico. Con continui flashback, mette a confronto la vita di due donne, Ann Lord (Vanessa Redgrave) e Lila (Marnie Gummer), e delle figlie della prima, Constance (Natasha Richardson) e Nina (Toni Colette) e si chiede: quanto ci è dato conoscere del "vissuto" di colei che ci ha assistito da bambini e ci ha seguito da ragazzi? L'accensione lirica per i percorsi privati dei personaggi rivelata dal regista rimanda più che a modelli americani (la storia è ambientata negli Stati Uniti) a certi film ungheresi successivi al 1960 che, a volte senza saperlo, riprendevano le atmosfere del romanzo ungherese tra le due guerre (si pensi a Molnár o a Ferenc Kormendi). Si allude a Il padre (1966) di Istvàn Szabò di cui Voltai fu a lungo direttore della fotografia o ad Amore (1970) di Károly Makk. L'opera di Koltai fa pensare proprio a quei film per i modi della recitazione (un cast stellare che include anche Claire Danes, Meryl Streep e Glenn Close), la scelta degli ambienti (una villa vicino a una scogliera), l'arredamento delle stanze, il giudizio corrosivo su un contesto sociale basato sull'apparenza e la profonda comprensione degli individui che lo animano, la descrizione di bellissimi paesaggi esaltati dalla fotografia di folgorante nitore di Gyula Pados (un altro ungherese a Hollywood). In Un amore senza tempo tutto comincia e si conclude intorno al letto dove Ann Lord è prossima alla fine. L'assistono le due figlie, Constance e Nina. La donna pronuncia il nome di uno sconosciuto:Harris (Patrick Wilson). Che cosa ha significato per lei?, si chiedono le figlie. Il racconto di Koltai, derivato da un romanzo di Susan Minot, ci riporta indietro, nel tempo in cui Ann, aspirante cantante, andò nella villa dell'amica Lila per farle da damigella d'onore e costei le rivelò che, pur prossima alle nozze, era affascinata da un amico del fratello, appunto Harris. Per un gioco del destino sarà Ann a unirsi, proprio la notte delle nozze dall'amica, a Harris: incontrarsi e dirsi addio, come diceva il titolo di un romanzo di Kormendi. Nel finale del film di Koltai le due donne che, sia pure in modo diverso, hanno amato Harris (Ann e Lila) si rivedono dopo anni e tra loro rinasce una confidenza che pareva perduta. Un dialogo che supera, anch'esso, il fluire delle stagioni. La forza dei sentimenti, suggerisce Koltai, va oltre le vicende contingenti, può colorare una vecchia amicizia e passare dalle madri ai figli. Denso è lo spessore di Un amore senza tempo che pure, per certi versi, è una storia un poco "fuori moda" e pare aggiornare il gusto del romanzo d'appendice. Lo si ripete: non ricorda per nulla i tipici modi narrativi utilizzati dagli holIywoodiani quando raccontano del passato e riprende quélli di alcuni esponenti, i già ricordati Szabò e Makk, di una importante stagione del cinema magiaro. Come loro Koltai rende vivo, come un cuore che pulsa, un ricordo di Ann che dal regista viene paragonato al volo di una farfalla notturna o di una lucciola.

Francesco Bolzoni - Avvenire

    Un buon vecchio film d'una volta con svendita di sentimenti come da tempo non accadeva. Che attrici! Vanessa Redgrave sta a letto morente per 116 minuti, la Streep va a trovarla per parlare di un antico amore: fanno un duetto in cui recitano di nuca, di mento, con i peli delle orecchie e le otturazioni dentarie. Meravigliose. La Close ribatte con un assolo memorabile di dolore. Il tutto per dire quanto si rimpiange il tempo perduto. Siamo in the mood for love, con la Newport degli Anni 30, una villa da Hopper e atmosfera da Scott Fizgerald con il bel Buddy (Hugh Dancy), colmo di nevrosi nascoste. Trionfo del melò in andata e ritorno madre-figlia: Natasha Richardson è davvero rampolla della Redgrave. Musica swing, tutto inquadrato con passione da Koltai che in questa Hollywood retrò è arrivato via Budapest.

Maurizio Porro - Il Corriere della Sera

promo

Tratto da un pluripremiato romanzo il fim racconta la storia di Ann Grant Lee che, bloccata a letto da un male incurabile, ricorda gli episodi salienti della sua vita, a cominciare dall'incontro con l'amore più importante della sua vita, avvenuto in occasione del matrimonio della sua migliore amica, molti prima su un'isolotto del Maine... Una formidabile squadra di interpreti, da Meryl Streep a Glenn Close, da Natasha Richardson a Claire Danes e Toni Collette, ruota intorno alla classe di Vanessa Redgrave che immobilizzata a letto per tutto il film, concentra sul volto emozioni e sensazioni. Tra sogno, ricordi, realtà e musica swing il melò trionfa. Tutto inquadrato con passione da Koltai: da Budapest a questa Hollywood retrò.

TORRESINO - giugno 2008

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