Cinema
e olocausto atto… La filmografia relativa allo sterminio degli ebrei,
attuata con programmatica ferocia dal nazismo nei primi anni ’40, è
ricca e intensa. Per un ripasso cinematografico possiamo citare almeno
Vincitori e vinti, La scelta di Sophie, Schindler's
List nonché
Music Box (sempre di Costa-Gavras)?
Altri titoli e altri autori dipendono dal tipo di approccio personale,
dalla singola sensibilità, dall’urgenza di uno specifico aspetto (vale
la pena di consultare in ogni caso il sito del Comune di Padova all’indirizzo
www.memory2000.net).
In tale panorama
Amen.
aggiunge una spiazzante polemica verso il ruolo della chiesa, o meglio
verso la politica del Vaticano e di Papa Pio XII in quegli anni.
Amen.
parte infatti dal dramma (in versi) “Il Vicario” scritto da Rolf Hochhuth
nel ’63 (e già allora fonte di scalpore), ma a monte c’è la figura dell’ufficiale
delle SS Kurt Gerstein, realmente esistito: medico, ingegnere, egli
fu attivo artefice della sterminio (gestì la fornitura dello zyklon
B, il prodotto tossico utilizzato per le camere a gas), ma, in aperta
opposizione morale, si operò per rivelarlo al mondo, cercando interventi
censori da parte Stati Uniti e Chiesa Cattolica. Il suo impegno non
diede risultati e alla fine della guerra fu in ogni caso condannato
come criminale nazista. |
e.l. La Difesa del Popolo - 2 giugno 2002 |