10 cose di noi (10 Items Or Less)
Brad Silberling  - USA 2006 - 1h 22'

    Due anni fa 10 Items or Less (ovvero la cassa dei supermercati riservata a chi non ha più di dieci pezzi) è stato un piccolo evento negli Usa. Costato pochissimo ha incassato moltissimo, malgrado fosse stato distribuito all’inizio in sole 15 sale. Lo ha proposto lo scorso novembre il Festival di Torino ed è stato, giustamente, uno dei titoli più applauditi dal pubblico. Lo ha prodotto Morgan Freeman, che ha investito una parte dei suoi risparmi in un’operazione che, si vede benissimo dall’entusiasmo con cui recita, gli stava molto a cuore. Lui interpreta se stesso peggiorando un po’ il suo status, ovvero la star in disarmo Morgan Freeman, che un contrattempo costringe a trascorrere una giornata con una cassiera di supermercato (Paz Vega) incontrata per caso. Tra i due scatta una complicità totale, ma casta. L’esperienza segna una svolta per entrambi, il divo in cerca di una identità e la cassiera travolta dalla vita e sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Brad Sitberling, il regista di Lemony Snicket e Casper, firma un film di piccolo budget, ma di grande impatto, con trovate di sceneggiatura e dialoghi che producono più effetti speciali di 100 computer in cabina di regia. Girato fra i supermercati, gli autolavaggi, i drugstore di Carson, il sobborgo multietnico di Los Angeles, benissimo fotografati da Phedon Papamichael, il film si sostiene suuno straordinario duetto d’attori, un sornione Freeman e una vitale, sboccata, carnale Paz Vega, impegnata in un altro meraviglioso esercizio di spanglish (vanificato inevitabilmente dal doppiaggio italiano).

Sandro Rezoagli - Ciak

    Lui (Morgan Freeman) è una star di Hollywood ormai in declino, uno di quegli attori che prima di scegliere un copione ci pensa mille volte e che per paura di fare fiasco e ormai non lavora più da un pezzo. Tanta è la voglia di tornare sugli schermi che arriva al punto di dover valutare se accettare o meno il ruolo da protagonista, come direttore di un supermarket, in un piccolo film indipendente. Con l'intenzione di fargli fare ricerche 'sul campo', il suo autista lo porta in periferia, in un supermercato isolato dei sobborghi di Los Angeles. Proprio qui avviene l'incontro con Scarlet (Paz Vega), la scostante e grintosa cassiera di origini spagnole che regge da sola l'intera attività. Lei lo riconosce e si offre di riaccompagnarlo a casa, ma prima il divo dovrà aiutarla a sistemare alcune cose importanti. Sarà una giornata particolare quella che trascorreranno insieme, ma nonostante le differenze d'età, d'abitudini e di estrazione sociale, i due scopriranno di avere tantissime cose in comune. Ad aspettarli imprevisti, incontri fortuiti e lunghe chiacchierate, tutte cose che faranno rinascere in loro la voglia di rimettersi in gioco, dal punto di vista professionale e affettivo. Girato in soli 15 giorni a Carson, in California, 10 cose di noi è una partita giocata a due, un film leggero di straordinaria intensità che racconta di un incontro fortuito tra un uomo e una donna che si piacciono per molti versi, ma che non si innamorano, tra due opposti che si attraggono, due forze uguali e contrarie che nonostante il braccio di ferro rimangono sempre in costante equilibrio. Lui (lo chiamiamo così perché il personaggio di Freeman nel film non viene mai indicato con un nome) e Scarlet sono in crisi d'identità, stufi della loro vita, del loro lavoro, ma soprattutto stufi di essere insoddisfatti; quest'incontro fa scoccare in loro la scintilla e riaccende un fuoco che per troppo tempo è rimasto sopito sotto la cenere.
L'alchimia tra i due attori è tangibile sin dai primi sguardi, la semplicità della sceneggiatura un pregio enorme, l'autoironia e la bravura dei due protagonisti indiscutibile. Un plauso va però soprattutto a Morgan Freeman (anche produttore esecutivo), seducente mattatore di questo strano, ambiguo, delizioso piccolo film che negli Usa ha dato vita anche ad una fortunata serie tv dall'omonimo titolo. Divertentissimi i titoli di coda, assolutamente da non perdere, come la scena in cui proprio Freeman, con un gesto furtivo, si ritrova a staccare le etichette di offerta speciale dai DVD di alcuni suoi film. Una variazione sul tema di sé stesso dunque, forse anche un sarcastico tentativo di esorcizzare qualche sua intima angoscia per il futuro. Un film indispensabile per chi ha voglia di riassaporare un cinema fatto di essenzialità e spensieratezza.

Luciana Morelli – castlerock.it


promo

Un attore che si sta preparando per il suo ruolo viene a contatto con la commessa di una drogheria. I loro percorso comune attraverso la Città degli Angeli si svelerà ricco di circostanze impreviste e incontri fortuiti che saranno la fonte di inaspettate rivelazioni, finendo per trasformare quello che potrebbe preannunciarsi come l’ennesimo scandalo da tabloid in una profonda amicizia, inaspettatamente preziosa per ambedue… Un film di piccolo budget, ma di grande impatto, con trovate di sceneggiatura e dialoghi che “producono più effetti speciali di 100 computer in cabina di regia”.

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