il LUX
programma infrasettimanale
settembre-ottobre'89
Se, in Nuovo Cinema Paradiso, la vita di una sala cinematografica è stata assurta a momento mitico di esistenzialità e nostalgia, che senso e che peso può avere nel contesto attuale la riapertura del Lux? A Padova la voglia di Cinema sembra cresciuta in questi ultimi tempi, in quantità e qualità. Lo testimoniano i successi delle arene estive e i sempre più confortanti riscontri per gli appuntamenti che propongano un cinema non di mero spettacolo, ma ricco di fermenti sociali e culturali. Eppure, nonostante questo, c'è un parco pellicole che ancora non riesce a trovare lo sbocco che merita, c'è un pubblico potenziale che non sa individuare il luogo, il momento giusto per incontri cinematografici piacevoli ed efficaci. È questa senza dubbio una delle prime considerazioni che animano la rinascita del Lux: la consapevolezza che per il Cinema e per il suo pubblico si debba e si possa fare di più. Ecco allora una sala che fa dell'accoglienza uno dei punti cardine della sua presenza sociale: non solo architettonicamente (la suggestiva cornice della galleria) ma pure come disponibilità globale ad eventi di spettacolo e cultura che aiutino a riscoprire l'urgenza collettiva di aggregazione, di confronto, di espressività. In questa filosofia il Cinema resta per noi l'avvenimento principe, un'occasione per divertirsi di più e comprendere meglio, per riscoprire attraverso il balenio delle immagini e dei suoni alcuni segni essenziali e 'sensati' di un vivere coerente e consapevole. Su queste premesse il programma d'esordio offre tre appuntamenti settimanali che speriamo rispondano alle implicite esigenze di uno spettatore curioso e disponibile: l'obiettivo dei TRE GIORNI a cavallo dei WEEK-END è quello di un costante aggiornamento su quanto il mercato propone, ferma restando l'ottica della valorizzazione di prodotti di alto livello e facile consumo. La serata unica dei MARTEDÌ ed il binomio infrasettimanale (GIOVEDÌ-VENERDÌ) vogliono invece caratterizzarsi come spazi ciclici di approfondimento e di riflessione su tematiche strettamente cinematografiche o di più ampio respiro. Resta certo la presunzione di saper sfuggire al magma caotico della commercialità (l'immagine di copertina parla chiaro) e di riuscire a fronteggiare la potente concorrenzialità cittadina. Ma resta pure, alla base, un appassionato amore per il Cinema e la volontà di garantire al nostro pubblico continuità e oculatezza nelle scelte, una proposta stimolante che non smetta mai di stupire e di entusiasmare. Buona visione! |
serata inaugurale: |
sabato 23 settembre 1989 | |
martedì: |
giovedì-venerdì: |
sabato-domenica-lunedì: |
Se i successi di
Notte Italiana e
Domani accadrà
(della Sacher Film di Nanni Moretti) hanno ridato fiducia allo spettatore attento al rinnovarsi del cinema italiano, resta
la considerazione che esistono altri buoni segnali che meritano di essere portati a contatto con il grande pubblico. La vetrina del
martedì offre un pezzo ormai premiatissimo come Mignon è partita, riscopre
il Castel fitto di Sembra morto... ma è solo svenuto e manda allo sbaraglio tre assolute novità:
Il grande Blek, Qualcuno in ascolto e Marrakech Express. Un'occasione
da non perdere!
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"Where black is the color, where none is the number" cantava il Dylan in A hard rain is gonna fall (1962); eppure, tristemente, la citazione è sempre attuale in un mondo dove ancora il colore della pelle resta un problema sociale e dove l'azzeramento dei diritti umani gli si accompagna con manifesta protervia. L'aprire il ciclo con Campo Thiaroye non vuole essere solo un omaggio al vibrante cinema di Ousmane Sembène, ma la constatazione di come ci siano altre vergogne bianche da consegnare alla storia. Tra la fascinazione di Chocolat e la vergogna politica di Afrikander e Un mondo a parte, un'opera come Yeelen viene a consolidare il credito culturale de continente africano, ansioso di rivelare la 'luce' della propria cultura e delle proprie tradizioni. |
Cosa blocca la circuitazione di tanto buon cinema? La paura
di rischiare dei gestori, la difficoltà de! pubblico ad individuare i titoli giusti su cui puntare? Certo è che il mercato
offre primizie che non possono essere trascurate e la nostra ambizione è quella di
fare da garanti per una prgrammazione vivace, divertente e mai banale. Ecco
allora, per le serate di inaugurazione, la scelta di La forza della volontà, una
prima visione che pone l'accento sul sociale e che sa coinvolgere per simpatia e umanità. E
poi Romuald & Juliette, "bruciato" a Padova in poche sere d'estate,
Matewan, un'altra prima cittadina; ancora Le cose cambiano e
Addio al re (due classici, grandi film americani), per
finire con Voglio tornare a casa, in proseguimento... dall'ultimo
festival di Venezia. |
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